lunedì 29 aprile 2019

LA SIGNORA DEGLI SCRITTORI di Sally Franson



Casey è giovane e brillante. È brava nel suo lavoro, nonostante la sua direttrice sia una donna impossibile, pronta a bocciare ogni proposta e a incutere timore a chiunque le stia intorno. Così, quando per la prima volta le affida un progetto da seguire da sola, Casey non può dire di no. Nessuno ha mai osato farlo. Eppure, quella che si trova di fronte sembra davvero un'impresa impossibile: convincere degli scrittori di grido a fare da testimonial per la pubblicità. Convincerli a uscire dal mondo dorato della letteratura, a esporsi in prima persona per qualcosa di diverso dalla loro opera. Casey ci mette tutto il suo impegno e comincia a incontrarli, uno dopo l'altro. Si trova ad avere a che fare con personaggi molto particolari: uno vuole sempre avere ragione; un altro odia tutti i colleghi; c'è quello che non ha mai letto un libro; e quello che non ha scritto nemmeno una riga dei suoi romanzi; un altro ancora non fa nulla senza tornaconto. Con Ben Dickinson, invece, Casey entra subito in sintonia, anche se sa che si tratta di lavoro e che non può lasciarsi andare. Per di più non ha tempo da trascorrere con lui, perché deve seguire le indicazioni della direttrice, che la conducono dritta dritta alla Fiera di Los Angeles: libri ovunque e cene infinite a parlare di lavoro. Un sogno per Casey. Un sogno che presto si trasforma in un incubo, perché qualcosa di inaspettato rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti fino ad allora. Casey ha paura che la colpa sia solo sua, ma c'è chi è pronto a farle cambiare idea. Perché bisogna sempre credere nelle proprie capacità. Bisogna far sentire la propria voce, anche quando non viene ascoltata. Costi quello che costi.

La signora degli scrittori ha deluso le mie aspettative, immaginavo che la nostra protagonista Casey ci svelasse degli aneddoti sulla scrittura oppure ci mostrasse il backstage della stesura di un romanzo ma non è andata esattamente così. Casey lavora per un'agenzia di pubblicità nel settore marketing, il suo capo è una donna despota e fredda che sembra fidarsi di lei e le assegna lavori importanti e impegnativi. Essendo giovane e senza impegni particolari, la protagonista si dedica anima e cuore al lavoro e  accetta ogni tipo di condizione. E' brillante, sveglia e sa come convincere i suoi clienti, ha una parlantina molto persuasiva che le permette di portare la sua carriera  ad un livello successivo.


Gli scrittori entrano in gioco in un progetto in cui vengono offerti loro molti soldi in cambio di testi per altri brand. Casey gira il mondo per andare a conoscerli di persona e convincerli, diciamo che lascia da parte la morale e senza scrupoli di coscienza fa quel che deve. Finché si rende conto che non è giusto sfruttare le debolezze delle persone a scopo di lucro suo e dell'azienda per cui lavora.

"Ero stanca di sentirmi in preda a un dilemma morale, era il primo che avessi mai avuto e capivo come mai la gente li evitasse. Non ti rendevano felice, non erano divertenti"

La sua amica Susan è stata l'unica a non essere mai d'accordo con il suo stile di lavoro, le ha sempre fatto notare che il suo capo in realtà non l'ammirava ma la usava e basta. Provo a mettermi nei suoi panni ed è normale che dopo una dichiarazione del genere da parte della tua migliore amica, ti senti offesa e metti tra voi sempre più distanza. Fino a quando tutto le crolla addosso e in quel momento si accorge di essere stata incantata da un mondo meschino e crudele che prende la tua buona volontà e la fiducia che hai nelle persone e la disintegra davanti ai tuoi occhi. Casey è devastata e la sua capa è la prima a voltarle le spalle, avrebbe dovuto cedere alla violenza fisica.

"Noi essere umani riusciamo ad autoconvincerci di qualsiasi cosa"


Lavorare per perdere la dignità, no grazie. Casey preferisce perdere tutto piuttosto che cadere in questi tranelli. Il tutto è peggiorato dal malefico internet che diffonde un video su di lei in cui sta cercando di difendersi dal suo aggressore ma che invece viene frainteso. Purtroppo per lei è l'inizio della fine. 
È qui che ho capito il vero senso di questa storia. Ci dimostra, ancora una volta, quanto siano forti le donne. Per fortuna le storie di internet passano in fretta e Casey può tornare a vivere, grazie ad una forza interiore che non credeva di avere; la ragazza cade in uno stato catatonico e inizia ad apprezzare il silenzio lontano dai social finché si riprende la sua nuova vita con meno soldi ma con molta più felicità, serenità e insieme a Ben.

Il libro è pieno di concetti di vita, belle frasi ed è ben scritto, anche se avrei ampliato molto di più la parte in cui Casey cerca se stessa e riallaccia i rapporti con i suoi amici.

"Credo che se smettiamo di urlare per un attimo e ci ascoltiamo a vicenda come sta suggerendo di fare Ellen, se parliamo e scriviamo di quello che conta davvero e lo facciamo con sincerità, possiamo creare un mondo migliore di quello attualmente disponibile. Un mondo in cui non stiamo infliggendo dolore e violenze. Un mondo che va oltre la vanità, il denaro e il cercare sé stessi su Google. Un mondo in cui non siamo costrette a rimpicciolirci fino a riuscire a entrare in una scatoletta bidimensionale. Un mondo, come stava dicendo poco fa Ellen, fatto di storie, storie condivise, storie che contano. Un mondo in cui parliamo e riceviamo una lingua comune".




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