lunedì 1 aprile 2019

L'UOMO DEI SOGNI di Estelle Hunt



Quanto fa male sotterrare un sogno con le proprie mani?
Manuel vive alla giornata. Ha tagliato i ponti con il passato e seppellito ogni ambizione. Non ha una casa, non cerca una relazione stabile, non ha progetti per il domani.
Linda ha rinunciato a tutto, pur di rimanere accanto alla famiglia e sostenerla in un momento di difficoltà. Tuttavia, quanto potrà resistere, a soli venticinque anni, costretta in una vita di sacrifici?
L’incontro con Manuel risveglierà il suo cuore intorpidito, alimentando fantasie e timori, ma un ostacolo insormontabile si erge tra loro: è Giulia, la bellissima, effervescente e indomabile sorella minore di Linda. Mille incomprensioni le dividono e non potrebbero essere più diverse, ma per una volta hanno poggiato gli occhi sul medesimo obiettivo: lui.
 Cosa succederà se una donna che ha perso la speranza, un uomo disilluso, una passione dirompente si ritrovano in un luogo sospeso nel tempo dove anche i sogni più nascosti possono avverarsi?

Fai della tua vita un sogno,
e di un sogno, una realtà.

Antoine-Marie Roger de Saint-Exupéry

Tutti coltiviamo dei sogni. I nostri sogni possono essere un modo per sopravvivere alla dura realtà di una vita che ci sta stretta, oppure rappresentano gli obbiettivi che ci prefissiamo di raggiungere in futuro. La capacità di sognare, anche quando tutto sembra andare a rotoli, è un ottima terapia per lo spirito, l’importante è non lasciarsi sopraffare e mantenere il giusto equilibro fra sogno e realtà, ma ancora è più importante saper cogliere l’attimo in cui un sogno si sta avverando. A volte le circostanze fanno sì che il nostro sogno si realizzi seguendo vie traverse e sì, in quei casi è fondamentale saper cogliere proprio quell’attimo.
La vita di Linda è tutt'altro che felice, lei i sogni li ha rinchiusi dentro a un cassetto e poi ha gettato la chiave. Dopo la morte del padre, la sua natura responsabile ha preso il sopravvento ed ora, a poco più di 25 anni, si trova a portare sulle spalle tutta la fatica derivante dalla gestione di una famiglia allo sbaraglio. Con l’aiuto del fratello porta avanti la panetteria di famiglia, ma il peso di una madre perennemente schiava della depressione e di una sorella, molto più piccola di lei, troppo bella, troppo disinibita e perfida come una vipera, ricade tutto sulle sue spalle. Linda si è trasformata in una macchina da guerra tutta lavoro e responsabilità: un caterpillar quando si tratta della sua famiglia, un ammasso di fragilità ed insicurezze, quando si tratta di se stessa. Ma un giorno, nel piccolo paese dove vive, tra il verde degli ulivi e la natura rigogliosa dell'Italia centrale, compare un uomo che, come una folata di vento tiepido in una mattina di primavera, soffia sul castello di carte che è la base della vita ordinata di Linda.


Avevo amato questo paese come si fa con qualcuno che a sua volta ti ama senza soffocarti, che ti capisce e ti aiuta. Fino a vent’anni, mai pensato di trasferirmi. Avevo dei progetti che mi avrebbero portato altrove, ma per un tempo limitato. Poi mio padre morì e insieme a lui seppellii la spensieratezza e i sogni. Il Colle si era trasformato in una prigione e io ero avvizzita lentamente, come una pianta alla quale tolgono il sole.

Manuel ha rinunciato ad una vita agiata e al suo ruolo di rampollo di una stimata famiglia del nord. I conflitti con il padre sono assimilabili ad un cliché spesso abusato nelle famiglie benestanti, ma anche perché no, in quelle più borghesi. E’ dura per un giovane uomo intelligente e amante del proprio lavoro, sottostare a imposizioni e restrizioni, che camuffate dalla definizione di “tradizione” tarpano le ali al cambiamento e all’innovazione. Se ci mettiamo anche una dolorosa delusione amorosa, il risultato è quasi scontato. Manuel, vive alla giornata, relazioni senza futuro, lavori saltuari qua e là, cercando un equilibrio che, ma questo lo scoprirà col tempo, gli consenta di scendere a patti col passato e riallacciare i rapporti con la famiglia. Colle Sant’Angelo è un angolo di paradiso tra il verde della natura e edifici rimembro di una storia antica e ben conservata. Manuel ne è colpito, gli ricorda i luoghi della sua infanzia, la gente è semplice e il lavoro da manovale che in poco tempo riesce a procurarsi è quello che ci vuole per sopire i rimpianti e mantenersi attivo. Il suo arrivo provoca un piccolo scalpore: un uomo bellissimo e misterioso, di buon carattere e grande lavoratore. Le ragazze lo tampinano e anche le donne mature non sono immuni al suo fascino. Solo Linda sembra detestarlo fin nel profondo dell’anima, Manuel ne è sconcertato, ma non può neppure immaginare quale tempesta, il suo arrivo, abbia scatenato in Linda.

La sua immagine mentre avanzava nudo, con passo indolente, mi avrebbe perseguitato per i giorni successivi. Rimasi interdetta, forse spalancai la bocca, di certo la salivazione si azzerò mentre scivolavo con lo sguardo sulle gambe muscolose, lungo il torace scolpito come un’effigie di bronzo sbalzato e finivo sul volto corrucciato. Si stava legando i capelli e mi persi nei movimenti lenti e meticolosi delle dita.

E’ un percorso difficile e tortuoso quello che porterà Linda ad avvicinarsi a Manuel in un modo che lei non avrebbe mai creduto possibile. Ma Manuel non è soltanto bello da levare il fiato, è anche un uomo dall’animo gentile, che ha saputo fare della sofferenza un ponte verso il futuro. E’ uno che sa guardare oltre le apparenze e riconoscere il valore delle persone, anche quello nascosto dietro ad un atteggiamento scostante. La sua dolcezza, unita a un temperamento passionale, lo trasformeranno in breve tempo nell’ “Uomo dei sogni” di Linda. Ma riuscirà lei a liberarsi dal giogo che la opprime e lasciarsi dietro le spalle tutto ciò che la tiene ancorata a una vita che in fondo sa bene non essere “la sua vita”? Ci vuole coraggio da vendere per lasciare andare il passato e incamminarsi sul sentiero della vita per acchiappare i propri sogni. Buon viaggio Linda.

Quella notte dormii pochissimo. Avevo in circolo troppe endorfine, agitate da una vergogna cocente per come mi ero comportata con Manuel. Come se fossi colpevole di chissà quale reato. Abbracciai il cuscino e fissai la penombra della camera, appena rischiarata dall’unico lampione del vicolo. Neppure io sapevo cosa mi fosse preso. Forse erano state le sue inaspettate attenzioni, forse l’arrivo di quel piacere che pensavo non avrei mai provato grazie al tocco di un uomo. Forse erano troppe sensazioni, precipitate addosso tutte insieme.

“L’uomo dei sogni” è un romanzo ben scritto che scava nell’animo umano e ne mette in evidenza tutti i limiti e le sfaccettature, senza tralasciare di curare la parte romantica della vita e perché no, il buon sesso anche parecchio bollente. Scritto in prima persona con lo stile dei pov alterni, si legge in fretta e non annoia. Una chicca consigliata per le amanti del genere romance contemporaneo.


Mi sentivo morire. Volevo te ma volevo la mia famiglia.»
«E poi?»
Si sdraiò di nuovo, ci sistemammo su un fianco, occhi negli occhi e lei proseguì. «Poi ho capito che avevo solo paura. Paura di amarti e di soffrire, paura… paura di gettarmi nel vuoto.»




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