mercoledì 6 luglio 2016

Acqua pulita di Amy Lane




Ecco a voi Patrick Cleary: festaiolo, perdente e schizzato. Patrick cerca disperatamente di trasformare se stesso e i risultati sono così straordinari che per poco non ne rimane ucciso. Ora ecco a voi Wes ‘Whiskey’ Keenan: biologo da campo che si chiede quando arriverà il momento giusto per sistemarsi e mettere radici. Quando il giorno peggiore della vita di Patrick si conclude col salvataggio da parte di Whiskey, i due si trovano a condividere un frammento di vita e una minuscola cuccetta sulla casa galleggiante più kitsch del mondo. 
Patrick ha bisogno di dare una svolta alla sua vita e Whiskey decide di aiutarlo, ma il ragazzo non è del tutto convinto di riuscirci. Anzi, è abbastanza sicuro di essere uno scherzo della natura. Ma Whiskey, che lavora con veri e propri scherzi della natura, pensa che l’unica cosa di cui Patrick ha davvero bisogno è riconoscere la bellezza dentro quel guscio strambo, e non si è mai tirato indietro di fronte a una missione. Tra rane anomale, un ex ragazzo delinquente e i complessi di Patrick, Whiskey dovrà armarsi di tutta la pazienza possibile prima che Patrick scopra il meglio di sé. Solo allora si troveranno a nuotare finalmente nell’acqua pulita.


Eccoci qui con un’altra agrodolce storia alla Amy Lane dove le emozioni la fanno da padrone.

Patrick è un ventitreenne ingenuo e affetto da disturbo di deficit dell’attenzione che l’ha portato a fare scelte molto poco intelligenti e a fidarsi delle persone sbagliate. Il suo stesso padre non lo prende mai sul serio e quando si decide a fare coming out per poter mettere finalmente a posto nella sua vita, il padre lo liquida in fretta definendola solo una fase.
Quando i tuoi genitori ti ignorano o ti denigrano, come si fa ad avere fiducia in se stessi? Questo atteggiamento disfattista di Patrick mi ha letteralmente spezzato il cuore. Il suo continuo dire “mi dispiace”, il suo accontentarsi di uomini fedifraghi ed egoisti, le sue lacrime sono state davvero strazianti da leggere.

Whiskey è un uomo sicuro di sé, un ricercatore ambientale con diverse lauree e dottorati che vive in una casa galleggiante con la sua collega Fly Bait per un progetto di ricerca riguardo delle mutazioni nelle rane del fiume Sacramento. È apertamente bisessuale e fin da quando salva Patrick da morte certa nel fiume, lo accoglie nella sua vita senza farsi troppe domande, come un gattino randagio e se ne prende cura con dedizione. Non riesce a capire come una bella persona come Patrick possa essere finita a frequentare certe compagnie e come possa il suo stesso padre trattarlo così male. Farà sua la missione di convincerlo delle sue capacità e di ridargli fiducia in se stesso.

Due uomini diversamente soli, ma similarmente bisognosi di qualcuno nella propria vita che si ritrovano a dover affrontare situazioni più grandi di loro, ma che riusciranno a dimostrare al mondo che l’amore può farcela contro qualunque ostacolo.

Una storia tenera ed emozionante, scorrevole e appassionante, dove la nascita dell’amore si mischia alla suspance, rane a due teste e lesbiche scontrose, ma dal cuore tenero.



Dio, aveva disciplina e dedizione. Il ragazzo aveva quel talento naturale, e non se ne rendeva nemmeno conto. Nessuno gli aveva mai detto che le cose che contavano per lui erano importanti. Nessuno gli aveva mai detto che lui era importante. Mi dispiace! Mi dispiace! Aveva passato tutta la vita a scusarsi della propria esistenza?

“So bbadare a be stesso,” borbottò Patrick. “Lo so. Ma mi piace prendermi cura di te,” ammise. “È in realtà piuttosto egoistico. Dovresti odiarmi. Mi sento così compiaciuto e nobile, è una cosa insopportabile.”

Non era stato un cambiamento improvviso, non c’era stata nessuna grande rivelazione tipo da questo momento in poi non crederò più in Dio. Ma aveva smesso di guardare al modo in cui il mondo era composto e organizzato come a una prova della sua esistenza. Osservò Patrick uscire e scomparire nel buio del ponte della nave e pensò: oh, Dio. Patrick. Patrick è la prova che ci sei. Avresti potuto lasciarlo semplicemente affogare, ma l’hai dato a me e poi hai donato me a lui.

“Ringrazi Dio?” sussurrò con voce roca. “Sì.” “Anch’io.” Patrick si girò tra le sue braccia. “Davvero?” “Giuro!” Il sorriso di Patrick era dolce. “Quindi gli sei grato per me?” “Ogni secondo.” Whiskey stava iniziando a considerare indispensabile la sensazione della nuca di Patrick sulla propria spalla. “Sono così felice. Non so se qualcuno gli è mai stato riconoscente per me.”


AMY LANE è madre di quattro figli ed è una lavoratrice a maglia compulsiva, che scrive perché non riesce a zittire le voci che ha in testa. Adora i gatti, i chihuahua, fare calzini e gli uomini sexy. Odia le tarme, le lettiere dei gatti e gli imbranati ottusi. È difficile trovarla a cucinare, pulire o a svolgere faccende domestiche, ma la potrete sorprendere mentre prepara coi ferri set di emergenza con cappello/coperta/paio di calzini, per qualsiasi occasione o a volte senza motivo. 
Scrive nella doccia, in palestra, mentre scarrozza i figli a calcio/danza/ginnastica/musica e ha imparato a scrivere sulla tastiera veloce come il vento. Vive in una casa cadente infestata dai ragni, in un quartiere fatiscente, e conta sul suo adorato Mate per tenerla ancorata alla realtà – lui ci riesce, perfino assicurandosi che il suo cellulare non si scarichi. È sposata da oltre vent’anni: crede ancora nel Vero Amore, con la V maiuscola e la A maiuscola, e non vede alcun motivo per cambiare idea.

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