giovedì 14 luglio 2016

Compromessi di Brigham Vaughn

Russell Bishop vuole fare carriera e la sua scelta di non uscire con nessuno, per dedicarsi totalmente al lavoro, viene finalmente ripagata quando ottiene un buon impiego alla Vantage Marketing.
Stephen Parker, responsabile finanziario di quella società, si è rassegnato a vivere una vita da single. Per sei mesi si erano osservati desiderandosi, ma solo quando Russ scivola su del caffè versato da Stephen, che subito corre in suo soccorso, scoprono che quell’attrazione è reciproca. La differenza d’età tra i due, però, diventa un problema quando iniziano a frequentarsi. Fiero ed indipendente, Russ non crede di potersi impegnare in una relazione a lungo termine, mentre Stephen, spaventato dalle sue precedenti relazioni, ha paura che il passato possa ripetersi. Riusciranno a incontrarsi a metà strada, accettando dei compromessi?
Una relazione tra colleghi, galeotto un incidente con del caffè versato. Carino come spunto per l’inizio di una storia, ma peccato che non sia stato sfruttato appieno. Gli eventi si susseguono in modo piatto, lo spessore psicologico dei personaggi è solo abbozzato ed anche il cambio di pov non aiuta gli approfondimenti.
Russ è fin troppo arroccato nel suo orgoglio e Stephen ha fin troppa pazienza con lui, a mio avviso. Sarà che noi donne siamo più mature, ma ho vissuto una relazione con più di dieci anni di differenza ed io, a malapena ventenne, ero dieci volte avanti al mio partner. In questo caso, l’estremo eccesso di indipendenza e la paura di dover contare su qualcuno che potrebbe abbandonarlo, rendono Russ piuttosto spiacevole in diverse situazioni che portano il lettore a prendere molto più le parti di Stephen. Capisco il non volersi ritrovare a fare il mantenuto e l’importanza dello status quo in una coppia, ma è per questo che il dialogo è molto importante e, nonostante Russ e Stephen passino settimane a conoscersi prima di fare sesso (da quando una distorsione alla caviglia preclude i rapporti sessuali?) il loro rapportarsi è insicuro e ben lungi dall’affrontare gli aspetti più profondi della vita come le esperienze passate, i propri valori e cosa ci si aspetta dal futuro.
Una storia che procede a rilento, senza colpi di scena e che non riesce a trasmettere emozioni. I personaggi non vengono pienamente sviluppati e il tutto non porta il lettore a essere incuriosito dal seguito che uscirà a breve.

Stephen aveva cercato di prestare attenzione a eventuali guizzi di malcontento o delusione, ma non ne vide mai. Erano riusciti ad adattarsi l’uno all’altro con più facilità di quanto non si fossero aspettati, entrando in una comoda routine e fino a quando Stephen fosse riuscito a stare zitto sulla questione denaro, tutto sarebbe andato per il meglio. Nel frattempo, Russ avrebbe forse potuto iniziare ad accettare che Stephen si prendesse cura di lui.

Stephen era la sua roccia, lo aveva sempre supportato ogni volta che aveva avuto una giornata difficile o che si era sentito sopraffatto. Lui vacillava e Stephen era lì, e grazie a lui riusciva a scacciare tutto lo stress e le paure che aveva circa il futuro. Con Stephen aveva potuto rilassarsi e godersi la vita, piuttosto che sentirsi come dentro a un frullatore per dover riuscire a tenere il passo con tutto. Tranne quando il denaro si metteva tra loro due.

«Cosa devo fare per convincerti che è una cosa folle? Stephen, io voglio te. E nemmeno se potessi scegliere ti vorrei di vent’anni più giovane. Ti voglio esattamente come sei adesso.» Faceva fatica a rendere il concetto a parole. «Tu sei perfetto per me.»



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