giovedì 21 giugno 2018

IN CIMA AL CUORE 2 di Mia Mistràl


A Pasqua è assai improbabile che un agnellino sia svanito nel nulla perché se n’è andato a fare una passeggiata per i boschi e presto tornerà; o, perlomeno, di questo sono convinti Furio e Leandro, quando una comunità di donne che vive a contatto con la natura denuncia la scomparsa di Dolcezza. Chiara però si ostina a voler cercare l’animaletto e rimane intrappolata in una caverna con Leandro. Tranello o destino? I soccorsi ritardano, la faccenda è complicata e, per quanto la strada sia interrotta, sembra che Chiara sia di fronte a un bivio...

TERZO E ULTIMO EPISODIO A LUGLIO 2018!
Confesso che questo secondo capitolo dedicato alla “Detective degli animali” mi è piaciuto un po’ di più rispetto al primo, forse perché sono di parte (#teamLeandro).

Ma andiamo con ordine. Siamo di nuovo a Borgontano, è Pasqua. Nella comunità di Gea (me ne sono innamorata!!!) si perdono le tracce di Dolcezza, un agnellino. Ma cosa sarà davvero capitato al cucciolo di pecora? Chiara, nelle vesti di detective, si fa prima aiutare nella ricerca della verità dal suo ormai fidanzato Furio, il quale tratta la faccenda con molta superficialità e la risolve in modo sbrigativo. Oh Furio, lo dicevo che non mi piacevi per niente… non so se vi è mai capitato di odiare “a pelle”  un personaggio inventato, ma è proprio ciò che mi è successo con lui già dall’episodio precedente.

Ma Chiara è cocciuta, vuole andare fino in fondo e trovare Dolcezza. Quale migliore accompagnatore di un veterinario?! Leandro non esita neanche un secondo ad aiutare la “Detective degli animali”, anzi ci mette anche fin troppo entusiasmo … in ogni caso, ci sono cose che sono scritte nelle stelle e non si possono assolutamente evitare, magari vengono solo procrastinate, ma se devono succedere, semplicemente succedono. A volte però, serve un aiutino … quando si dice “dare una mano al destino …”

“Di certo, nonostante si potessero amare due persone in modi diversi, lì c’era da compiere una scelta che avrebbe cambiato il corso della sua esistenza.”


Se volete sapere di cosa sto parlando, non dovete fare altro che leggere. Anche questa volta il libro si presta a una lettura veloce per la sua brevità e scorrevolezza. La struttura è la stessa dell’episodio precedente: ogni capitolo è diviso in due parti, in cui si alterna la narrazione in terza persona dal punto di vista di Chiara nella prima parte e quello di Leandro nella seconda. La storia si fa più interessante e va nella direzione che avrei preferito sin dall’inizio. Però, Chiara, sei troppo acida!!! Guarda cosa si è inventato Leandro pur di stare più tempo possibile con te… sì, è vero,  è un tipo a cui piace scherzare e fare ironia su tutto ma, secondo me, ha nascosto un lato importante della sua personalità che inizia a emergere.

“Chiara ora respirava profondamente, forse si era addormentata e non avrebbe sentito il piccolo bacio che le lasciò sulla fronte prima di abbandonarsi anche lui al tepore del fuoco e della coperta.”

Mia Mistràl è stata bravissima nel rendere, in poche pagine, dei personaggi reali, seppur nella loro imperfezione, tanto da suscitare una reazione nel lettore, sia questa positiva o negativa.

Alla fine il mistero viene risolto, ciò che invece resta incasinata è la situazione di Chiara: lascia Furio (ho esultato e fatto la ola), è arrabbiata con Leandro … e alla fine arriva Simone. Vorrá mica dire che tra i due litiganti il terzo gode?!

“Chiara ‘sentiva’ in verità chi c’era in cima al suo cuore, ma adesso c’era solo lei stessa.
Lei stessa.
Lontana dal mondo e da tutte le preoccupazioni.”


E voi per chi fate il tifo?

Se siete curiose di sapere chi è Simone e cosa ci riserverà il terzo e ultimo episodio di questa piacevole storia, vi ricordo che uscirà a Luglio 2018, manca poco!

Buona lettura.

Per leggere la recensione del primo capitolo, cliccare sull'immagine!!




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