Lui si chiama Jace ed è stato il mio cavaliere.
Tra le sue braccia ho lasciato che il mondo scomparisse e il dolore si affievolisse lentamente.
Quella notte il mio cuore si è fermato e adesso è immobile, trapassato da una miriade di spilli.
Sanguino, ma non è Jace a curare le mie ferite.
Eppure io lo desidero, lo bramo.
Voglio sentire le sue mani raccogliere pian piano i cocci di una notte che ha frantumato la mia vita.
Voglio dissolvere il tormento perdendomi nel suo sguardo.
Voglio intrecciare le dita nelle sue e sentire il mio cuore tornare a battere.
Mi chiamo Jace e, no, non sono un cavaliere.
Quella notte ho lasciato che Amélie spegnesse il mio dolore.
L’ho avvolta tra le braccia e ho sentito il battito del suo cuore contro il mio petto.
L’ho salvata e sono fuggito.
Eppure oggi lei è qui, pronta a confondermi, e io non posso cedere.
Lei è il ricordo di qualcosa che provo a dimenticare, giorno dopo giorno, e il suo sguardo è in grado di farmi esplodere in mille pezzi.
Il mio cuore è malconcio, le mie canzoni sono aride e le mie note pronte a perdersi nel vento.
Bramo il suo corpo e la sua anima, ma resto immobile e combatto contro quell’unica parte di cuore ancora intatta che, alla vista dei suoi occhi, batte inarrestabile.
Una sola notte li ha avvicinati
Una sola notte li ha spezzati.
Una sola notte li ha uniti, per sempre.
Inspiro ed espiro, inspiro ed espiro. La lettura di questo romanzo mi ha tenuta con il fiato sospeso per quasi tutto il tempo; sto parlando di quella delicata ansia che solo un bagaglio pieno di emozioni può provocare, si avverte nello stomaco e nel cuore perché l'empatia non può che essere immediata.
Benedetta Cipriano è una delle scrittrici italiane self che vorrei trovassero il loro meritato posto negli scaffali delle librerie del nostro paese; il suo talento è talmente evidente che non può restare una perla celata ancora per molto!!
Veniamo a noi e alla storia *spaccacuore* di Amélie e Jace.
In una notte parigina, il cui scopo era quello di donare risate, musica, incontri speciali, e la vita avrebbe dovuto solo essere vissuta con gioia e speranza, qualcosa di orribile accade e tutto si fa nero.
Ma anche tra le grida, le macchie sull'asfalto, i suoni assordanti, può accadere qualcosa di eccezionale. E se è eccezionale, come può verificarsi ancora? Il destino trova sempre il modo di rimettere le cose al giusto posto.
"Stasera prendi tutti i miei respiri. Prendi tutti i miei respiri, Jace, e dammi parte del tuo coraggio."
Ed è proprio con queste premesse che questa straordinaria storia d'amore mette radici. Amélie e Jace si avvicinano perché, seppur travolti dalla perdita, desiderano ardentemente non provare dolore, lasciare che sia qualcun altro a prendersi tutto, persino il respiro che sembra non appagare il bisogno d'aria, cosa che invece riesce a soddisfare il calore di un corpo sconosciuto.
"Chiariamo una cosa Amelie. Se ti guardo, desidero solo trascinarti al piano di sopra, nella mia stanza, tra le lenzuola, ma non lo farò. Perciò stanne fuori […] tieni quegli occhi lontano dai miei, non incrociare il mio sguardo. Non mi guardare, cazzo!".
Sono trascorsi mesi e New York prende il posto di Parigi. In un pub che profuma di luppolo e una chitarra acustica suona in sottofondo, avviene l'impossibile: due anime perse si ritrovano.
Avranno bisogno di tempo per potersi guardare di nuovo negli occhi senza che i devastanti ricordi di quella terribile notte li perseguitino ancora. Solo quando permetteranno ai reciproci respiri di incontrarsi e lasciare che diano la forza al cuore di ricomporsi, solo allora la coltre di sofferenza potrà affievolirsi permettendo di ritrovare la strada verso una nuova felicità.
Tutto è confuso, ma il desiderio brucia vivo dentro di me. E poi tutto diventa chiaro. La voglio.
Amélie è una ragazza come tante: progetti e amicizie, sogni d'amore e realizzazione erano il fulcro della sua esistenza. Ma non era sola, c'era Lei che la spronava ad andare oltre i limiti, la coperta di sicurezza sotto cui si nascondeva, e vivere la vita appieno. La sua amica, Camille.
La loro sarà una separazione dolorosa, quella che squarcia il petto e fa smettere di respirare, confonde perché non si sa più come fare andare avanti senza che i contorni della propria vita di sovrappongano a quelli dell'altra persona.
Jace deve trovare la forza di andare avanti dopo la morte della madre; non ha mai conosciuto suo padre e, nonostante il desiderio di trovare delle risposte sia forte, certi segreti non gli sono mai stati svelati. Adesso che non gli rimane che il lavoro al pub e la sua musica, vuole venire a capo di tutto. La decisione di sapere davvero chi sia il tuo tassello mancante cambierà per sempre la sua vita.
Il rapporto tra i due protagonisti è un caleidoscopio di luci e ombre che cambia continuamente, senza una reale forma e dai colori sfumati e indistinti. Conforto e lacrime, sofferenza e appagamento fisico, felicità e senso di colpa, Jace e Amelie dovranno venire a patti con tutto questo.
Mi sono innamorata di un cuore a pezzi, nonostante il mio fosse ridotti a brandelli.
La narrazione è distribuita in diversi spazi temporali in cui i protagonisti hanno il loro spazio, per dare modo di comprendere bene i fatti e lo stato emotivo di ciascuno; caratterizzata da Pov alterni e scrittura in forma di diario, l'analisi e i dialoghi si fondono a meraviglia delineando il contesto e le emozioni scaturite dai molti avvenimenti che si susseguono. La bellezza dei testi delle canzoni di Jace è disarmante, mi piacerebbe tanto che venissero accompagnati dalla musica vera.
Vorrei sottolineare quanto sia difficile inserire testi di canzoni scritte di proprio pugno in un romanzo: c'è differenza tra poesia e testi di canzone. Il lavoro e il cuore che la scrittrice ha riversato in questo libro sono straordinari.
Questo romanzo è un tale vaso di Pandora che solo il lettore ha il diritto di scoperchiare. Spero di avervi incuriosito abbastanza da convincervi ad avventurarvi in questa nuova e spettacolare esperienza. Preparate i fazzoletti, la scatola formato famiglia, vi servirà tutta!
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