In fuga dal suo ex datore di lavoro, Tess sa di essere vulnerabile, da sola tra le Antiche Razze. Ecco perché decide di fare un colloquio per diventare assistente di un potente vampiro del territorio dei notturni. Anche se quella posizione le offre la sicurezza che cerca, il suo protettore risulta essere più di ciò che si era aspettata.
Xavier del Torro, il braccio destro del re dei notturni, è al tempo stesso terrificante e affascinante. Sebbene la sua vera natura spaventi Tess, lei non riesce a ignorare il richiamo del suo innato senso di integrità e autocontrollo.
Catapultata nel mondo di Xavier, Tess deve imparare rapidamente a destreggiarsi tra i pericoli che attentano alla sua vita e al suo cuore. Ma la minaccia più grande viene dal suo passato…
Vent'anni e poco più lei, l'umana Tess, e qualche centinaio di troppo lui, il vampiro, il braccio destro di uno dei più potenti vampiri al momento esistenti, anzi, a oggi il re dei notturni.
Cosa hanno in comune questi due personaggi? Nulla se non la determinazione a cercare la protezione di un vampiro al Ballo annuale che si svolge nel mondo dei notturni, dove persone alla ricerca di un "aiuto" salgono su un palco, di fronte a una folla di immortali, sperando di suscitarne l'interesse in modo da trovare un riparo sotto la loro ala (metaforica eh). In cambio di questo privilegio, loro si offrono come banca del sangue per i loro protettori e, alla lunga, questo legame che si crea può divenire talmente stretto da diventare gli uni come una grande famiglia per gli altri.
Il modo in cui Tess si presenta? Qualcosa di unico, capace di risvegliare l'interesse di uno dei cacciatori di vampiri più bravi al mondo. Sa di essere intelligente, un asso al computer, una bella testolina nascosta sotto a un aspetto quasi insignificante.
«Il mio aspetto è assolutamente insignificante, e sono più intelligente di quasi tutti qui dentro.»
Queste affascinanti creature non solo sentono i battiti, il respiro, il calore che emanano le loro prede, ma anche le emozioni che sembrano irradiare, al punto che Del Torro, questo il cognome del protagonista, rimane intrigato dalla fermezza con cui la ragazza si presenta, in netto contrasto con le sensazioni che emana.
Una cosa è certa: quella giovane donna deve avere una motivazione dannatamente grande a spingerla a presentarsi a quel ballo, perché nient'altro spiegherebbe il battito impazzito del suo cuore.
E' bastata una paletta alzata per far sì che lei ottenesse un'udienza presso un vampiro.
Un gesto che le ha dato la possibilità di fuggire da quello che sarebbe stato altrimenti l'epilogo della sua vita e, forse, anche qualcosa di più.
Nel mezzo di questa nuova conoscenza, Xavier ha sperato a lungo che il cuore della sua nuova servitrice (momentaneamente in prova) smettesse di battere all'impazzata alla sua sola vista, ma di sicuro mai avrebbe immaginato che sarebbero bastate poche settimane di lontananza per rendere la sua presenza ben più che tollerabile all'ultimo membro della sua famiglia allargata.
Benché sappia che la strada per l'accettazione è lunga, di una cosa l'uomo è certo: dopo aver praticato l'arte della pazienza per buona parte della sua vita, sa che ce ne vorrà ancora molta con Tess, eppure non può fare a meno di sperare ogni volta che quell'umana lo guardi un po' di più, che soddisfi quella morbosa curiosità che sta fiorendo in quel cuore che credeva morto.
Se Julian era un'ascia da battaglia, o forse un trabucco, costruito per la forza bruta,
Xavier era uno stocco, elegante e letale nel combattimento corpo a corpo.
Con un affondo semplice e perfettamente sincronizzato, poteva trafiggere il cuore,
mentre il resto del corpo e dell'anima rimanevano perplessi e agonizzanti.
Due creature così diverse eppure simili, coraggiose a modo loro, fiere e soprattutto capaci di tutto pur di proteggere coloro a cui tengono, e di questo Tess ne darà una grande prova non appena imparerà a fidarsi del vampiro accanto a sé, una creatura che non ha nulla a che vedere con ciò che aveva immaginato mesi prima all'udienza al Ballo dei vampiri.
Una cosa è certa, manca poco perché lei possa allungare la mano al punto da poter afferrare quella del suo compagno di avventure nel più grande viaggio della sua vita, un qualcosa che nessuno dei due si aspettava ma che entrambi ormai non riescono a combattere.
Settimo libro della serie urban fantasy Elder Races, Thea Harrison questa volta ci porta nel mondo dei vampiri e, udite udite, ci mostra un lato del mondo dei djinn che a lungo non si è visto e rispetto ai precedenti libri in cui la scrittrice bruciava l'animo dei lettori sin da subito, questa volta è stata capace di dar vita a un fuoco che lento divampa ma che poi si scatena con la forza di un incendio.
Il passato di Tess sarà un peso che non da subito verrà svelato e per questo la curiosità delle lettrici crescerà sempre più, ma la cosa interessante è stato vedere come, merito dei pov alterni (ma sempre in terza persona), i due impareranno a scalare il muro della diffidenza e, se saranno abbastanza bravi, anche quello dei segreti.
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