Cara Bridget,
ho deciso di scriverti perché non so come altro farti arrivare il mio messaggio. E così, eccomi qua. Non siamo fatti per stare insieme. Tu sei una mamma responsabile, con la testa sulle spalle. Io sono uno specializzando di passaggio, vivo nella tua dépendance e tornerò a casa in Inghilterra appena il tirocinio sarà terminato. Eppure... Per qualche dannato motivo, non riesco a smettere di pensarti. Ti desidero. E credo che anche per te sia lo stesso. Me lo dicono i tuoi occhi ogni volta che una delle mie battutine fastidiose ti coglie impreparata. La mia attrazione per te non è un gioco. Questa lettera è un promemoria per ricordarti che siamo adulti, che il sesso è una pratica salutare e, soprattutto, che puoi trovarmi a pochi passi dalla tua cucina. Inoltre, vorrei farti sapere che la mia porta sarà socchiusa, qualora decidessi di venire a trovarmi nel cuore della notte. Chissà, prima o poi.
Da parte mia, niente domande.
Pensaci.
Simon
Bridget è una mamma sigle che cerca di crescere al meglio il figlio Brendan. Dopo la morte del marito si è chiusa nel suo dolore, tenendo qualsiasi uomo lontano per paura che potesse ferire lei e di conseguenza il figlio tanto amato. Lavora come infermiera al Memorial Hospital, ma quello stipendio non le basta se vuole continuare a mantenere la casa coloniale ed evitare che il figlio subisca un nuovo trauma. La cosa migliore da fare è quella di affittare la dépendance collegata alla casa, ma si sa che è difficile trovare affittuari “normali” che non rappresentino un pericolo per lei e il figlio. Ma a cosa esistono le amiche? A risolvere le nostre situazioni incasinate, così Calliope le dà il nome di un amico in cerca di un affitto senza contratto poiché a breve tornerà in Inghilterra.
Cosa succede, però, se il suo affittuario è un medico giovane, incredibilmente sexy e che per di più lavora nel suo stesso ospedale? Bridget si è data un’unica regola: non innamorarsi di lui, non crearsi aspettative future e non dare una nuova delusione a Brendan.
Ma se l’attrazione fosse reciproca? Come poter resistere senza cedere?
«Le scelte della vita non dovrebbero essere mirate a un risultato. Le persone spesso non si rendono conto che le piccole avventure lungo in cammino sono altrettanto importanti. Quando si è vecchi, si riflette sulla propria vita e ogni esperienza finisce in un'enorme bolla. Perché non avere qualche ricordo piacevole?».
Ho apprezzato questo nuovo romanzo del duo Keeland/Ward. Rispetto agli altri ha un rimo più dolce e romantico, una storia in grado di farti ridere e sorridere a ogni capitolo, ma che affronta anche il tema del dolore e della perdita ricordandoci che per ogni cosa c’è sempre una soluzione. Unica nota dolente il finale, che sembra essere un pochino affrettato per non dire quasi forzato.
Simon è un giovane dottore alle prese con l’ultimo anno di specializzazione. Il suo intento è quello di tornare in Inghilterra e lasciarsi alle spalle la parentesi americana che ha rappresentato un momento di fuga in un periodo duro. Quello che però non aveva previsto era di affezionarsi e di innamorarsi di un’infermiera e di suo figlio, proprio lui che dalle relazioni a lungo termine è sempre fuggito.
Bridget invece è una donna che cerca di rimettere insieme i pezzi della propria vita. Non è stato semplice ricominciare dopo la morte del marito, ma anziché fuggire cerca di affrontare di petto ogni situazione mettendo le esigenze del figlio sopra qualsiasi altra cosa. Simon arriva in un periodo di stallo, riportando la luce nella sua vita e soprattutto il sorriso.
«È vero che il rischio più grande è non correre rischi, ma la parola "rischio" significa mettersi in gioco quando si ha la possibilità di vincere o perdere. Se però il futuro è certo e si sa già che si perderà, non vale la pena rischiare, Simon. È come saltare da un aereo senza paracadute e aspettarsi di atterrare senza problemi».
Non è semplice mettere nero su bianco emozioni e sensazioni che una semplice lettura è stata in grado di provocarti, ma posso affermare con assoluta certezza che questo è uno di quei romanzi da leggere, soprattutto ora che arriva il freddo perché ogni capitolo è in grado di scaldare il cuore.
In questo romanzo si affrontano diverse tematiche, sicuramente in primis mettiamo il dolore e la sua accettazione, ma anche la voglia e la determinazione di non fermarsi a piangersi addosso. Ci fa capire che possiamo fuggire quanto vogliamo dai nostri demoni, ma fino a quando non li affronteremo non riusciremo mai a vivere in maniera serena il presente e programmare il futuro. Inoltre ci fa capire che, quando desideriamo qualcosa con tutte le nostre forze, questo si realizza, anche se ci vorrà del tempo e magari di un aiutino da parte di forze esterne.
Quindi se mi chiedessero di descrivere questo romanzo con una sola parola, direi senza ombra di dubbio “speranza”: la speranza che esista ancora qualcosa per te dopo un difficile periodo nero, che sia l’amore, la felicità o la nascita di una nuova famiglia.
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