Un’indagine di
Cole McGinnis
Cole Kenjiro
McGinnis, ex-poliziotto e investigatore privato, sta cercando di superare la
morte del suo amante, avvenuta durante una sparatoria, quando gli capita
un’indagine apparentemente di routine.
Investigare
l’apparente suicidio del figlio di un importante uomo d’affari coreano si
rivela subito un incarico tutt’altro che ordinario, specialmente quando Cole
incontra Kim Jae-Min, il bel cugino del defunto. Il cugino di Jae-Min aveva un
piccolo, sporco segreto, uno che Cole conosce da tutta la vita e che Jae-Min sta
ancora nascondendo alla sua famiglia. L’indagine porta Cole da ville eleganti e
squallidi appuntamenti segreti di amanti fino al Dirty Kiss, il locale dove i
ricchi vanno a soddisfare con discrezione i desideri di cui le loro famiglie
troppo tradizionali preferirebbero non sapere niente.
Inoltre porta Cole
McGinnis fra le braccia di Jae-Min, ma questo potrebbe essere un problema. La
morte del cugino di Jae-Min appare sempre meno un suicidio, e il ragazzo appare
sempre più un bersaglio.
Questo primo libro
dedicato alle indagini di Cole McGinnis apre in modo davvero eccellente una
serie che non vedo l’ora di proseguire.
Il personaggio di
Cole è riuscitissimo, protagonista e voce narrante, ti porta subito al centro
della sua esistenza, in un’intricata indagine che lo porterà a rischiare la vita più
volte, situazioni dalle quali uscirà ammaccato in più occasioni.
Cole è figlio di
un cattolico irlandese e di una donna giapponese che se n’è andata prima di
poterlo crescere. Non sa nulla del suo background nipponico, ma fin troppo di
quello paterno che l’ha rigettato per il suo orientamento sessuale.
Questo libro non è
semplicemente un thriller dai ritmi serrati e davvero ben scritto, ma getta le
basi per una bellissima storia d’amore che si preannuncia non poco difficile.
Infatti assistiamo anche ad uno scontro fra culture, visto che Jae-Min è coreano
e molto ancorato alle tradizioni.
Nonostante le vicende siano narrate da Cole,
il personaggio di Jae è perfettamente delineato e porta alla luce la profonda
diversità della cultura asiatica da quella occidentale, dove lui si trova
diviso tra la vita che vorrebbe poter vivere, da gay dichiarato e orgoglioso
del suo partner, e quella che è costretto a fingere per il bene della sua
famiglia molto tradizionalista.
Jae afferma che non è importante ciò che lui
vuole essere davvero, perché lui non è solamente se stesso, ma anche tutta la
sua famiglia.
Concetti molto difficili per Cole che ha praticamente rotto i
ponti con il padre bigotto, ma che dovrà sforzarsi di comprendere se desidera
poter dare almeno una chance al sentimento che sente sbocciare nel suo petto.
L’amore non è mai
facile, la vita non è giusta, ma questo è proprio il perché lottare per ciò che
si desidera, ciò di cui si ha bisogno, è così importante.
Una storia davvero
ben riuscita che terrà incollati fino all’ultima pagina.
“Saranghae, agi.”
Non mi erano mai piaciuti gli uomini asiatici, forse perché mi ricordavano Mike, ma il ragazzo che mi aprì la porta era da mozzare il fiato.Se c’era una prova dell’esistenza di Dio, era in piedi dritta davanti a me, ne ero certo.
.
La bocca piena diJae e i suoi indecifrabili occhi castani mi colmavano la mente, alimentando la mia rabbia. “Probabilmente mi farà ammazzare, ma sì, che Dio mi aiuti, cazzo. Mi piace. Peggio ancora, lo voglio.”
Non volevo sesso, non tanto quanto volessi… Jae. Anche con tutto quel che mi aveva fatto passare, lo volevo vicino a me. Il sesso è sempre fantastico. Non ero un idiota, tantomeno un idiota casto. Dio aveva creato Jae come uno splendido, erotico, complicato caos, in cui volevo annegare, ma volevo decisamente di più.
Nessun commento:
Posta un commento