Siena, Italia – 1959.
Un giorno Sara nota per caso sua sorella Giuditta parlare in strada con un ragazzo che riconosce al primo sguardo. Sono passati tanti anni, ma Lorenzo ha mantenuto intatto il suo fascino. I ricordi riaffiorano violenti e desolanti con il ritorno del ragazzo in città, perché condividono con lui un terribile segreto.
Quando le loro strade sembrano divise dal passato, però, le emozioni affievolite dal tempo tornano a frastornare la vita di Lorenzo che, innanzi alla bellezza in fiore di Sara, scopre l'essenza pudica di un sentimento nuovo e inatteso.
Tra i due nasce una storia di sguardi languidi e appassionati nei muti e puntuali incontri con cui arrivano allo sconvolgimento dei sensi, quasi a volersi scambiare una promessa o l'idea di una sconosciuta intimità.
E poi scoppia l'amore a cui è impossibile sottrarsi, ma non hanno fatto i conti con il rancore mai superato da chi vive nel doloroso ricordo di cui sono vittime.
Il destino rema contro i due giovani soprattutto quando, in seguito a un evento che sconvolgerà di nuovo le loro vite, sono costretti a dirsi addio.
Ma un grande amore può sopportare un tale sacrificio a causa dell'odio di chi non perdona?
“Non voglio che te” è una storia dal sapore nostalgico di un'Italia che non esiste più, nella quale si grida allo scandalo innanzi a un amore in grado di combattere contro il mondo e i suoi pregiudizi.
Ammetto di aver iniziato a leggere questo libro con un po' di remore in quanto non sono un'appassionata di historical romance, ma come ho sempre sostenuto, il mondo del self publishing non mi ha mai deluso, e questo libro ha superato di molto le mie aspettative.
Ci troviamo in una Siena del 1959, Sara e Giuditta sono due sorelle che lavorano al panificio avviato dal padre e che gestiscono insieme al fratello Mario, in seguito a un terribile male che si è portato via il capofamiglia. La loro vita scorre tranquilla, fino a quando Sara non scorge una figura ferma sul marciapiede opposto al negozio, e non riesce a credere ai suoi occhi che quel ragazzo, al quale la sorella si è avvicinata per scambiare due parole, sia proprio Lorenzo, il ragazzo che sconvolse anni prima la loro vita.
Nei suoi occhi trovai molte più parole di quelle che avrebbero potuto esprimere le sue labbra. Un mondo verde che si affacciava alla vita da cui restava sconvolto, per poi sperare che essa gli avrebbe restituito la serenità cercata.
Ogni giorno, all'ora di pranzo, quando Sara si appresta a chiudere a chiave la porta de panificio per la sua ora di pausa, trova sempre lui su quel marciapiede; inizialmente ne è infastidita ma affascinata allo stesso tempo, perché ha da sempre avuto una cotta per quel ragazzo che non la degnava nemmeno di uno sguardo. Chiede spiegazioni alla sorella la quale liquida la domanda con un semplice “Vuole farsi perdonare per quello che è successo”, ma possono realmente l'odio e il rancore lasciare il posto al perdono? Nel cuore di Sara sì, la quale attende giornalmente con ansia e impazienza quell'ora che per lei è diventato una sorta di muto appuntamento, e se Lorenzo prima si recava fino a là per chiedere scusa a Giuditta, successivamente si ritrova su quel marciapiede a osservare con una certa attenzione la piccola di casa che sembra essere sbocciata tutta in una volta, mantenendo però quella sua aria dolce dell'infanzia.
Il perdono. Che significato ha davvero questa parola? E soprattutto che senso acquisisce col passare del tempo? Vale ancora quando pensi di esserti buttato gli eventi alle spalle? Quando credi di poter dimenticare e quella parola risulta prepotente a farti tornare indietro, a costringerti nel ricordo a tradimento, anche se non vuoi e quando non te lo aspetti.
oscurità, perché se Sara ha realmente perdonato Lorenzo, non si può dire che sia successa la stessa cosa da parte della madre e della sorella, che continuano ad additare il ragazzo come un poco di buono, pronto a divertirsi anche con Sara per poi abbandonarla a se stessa. Ma lui ha serie intenzioni e non si arrende nonostante le porte chiuse in faccia più e più volte; in famiglia il comportamento della figlia viene visto solo come un capriccio, ma per fortuna non è sola perché il fratello Mario si schiera dalla parte dei giovani innamorati.
Lorenzo era molto di più. Un sogno come pochi. Il viaggio verso l'alba, l'idea di amore, la speranza di una famiglia, il tempo della crescita del mio corpo e nella mia anima.
Quante follie si possono compiere quando si è giovani? Quanto può essere vista una relazione tra due persone con dieci anni di differenza? Avete letto bene, perché Lorenzo è vicino alla soglia dei 30 anni, età in cui un uomo dovrebbe aver già preso moglie e aver messo al mondo dei figli, ma lui no, lui vuole Sara, ha deciso di seguire il suo cuore e farà di tutto affinché anche la famiglia della ragazza accetti la loro relazione. L'odio e il rancore saranno più forti di qualsiasi verità, o permetteranno all'amore di trionfare? Non vi resta che perdervi in questa fantastica storia che vi porterà a fare un pic-nic tra le colline senesi, trovandovi a fare il tifo per questa coppia il cui amore corre nell'oscurità per arrivare finalmente alla luce e respirare aria di libertà.
Chi vuole, dopotutto, vivere un amore nel segreto o nel silenzio? Chi vuole nascondersi agli occhi del mondo solo perché ama, ma quel sentimento è mal concepito dagli altri? Che vuole accettare il compromesso di un rapporto che costringe alla solitudine e alla malinconia, alla chiusura verso le relazioni sociali? Che vuole relegare i suoi sentimenti da qualche parte perché incapace di lottare per essi o impossibilitato a lasciarli vivere senza sotterfugi?
Come dicevo, non sono un'appassionata di romanzi storici, ma questo è riuscito a farmi vedere uno scorcio di Italia di quel periodo, quando i figli sottostavano alla patria potestà, in cui si cercava un buon partito per le proprie figlie, dove la verginità era vista come un elemento sacro che non doveva essere profanato dal primo ragazzo che passava, piuttosto doveva essere conservata fino al giorno del matrimonio. Nonostante Sara e Giuditta siano sorelle, si può notare fin da subito quanto siano diverse, non solo fisicamente ma soprattutto caratterialmente, perché mentre Giuditta è stata cresciuta secondo le regole della famiglia che vedono la donna nel suo ruolo di madre, moglie e perfetta donna di casa, Sara è una sorta di spirito libero; vorrebbe vivere quell'amore senza chiedere il consenso alla madre, urlare a tutti i sentimenti che prova nei confronti dell'uomo che ama. Lorenzo dal canto suo non può essere visto come il classico bad boy; ha combinato un casino quando era un ragazzo, si è allontanato volutamente dalla città per farvi ritorno anni dopo con un gran peso nel cuore e con l'intenzione di non demordere fino a quando non avesse ottenuto il perdono, non solo dalla sorella che aveva offeso, ma anche da Sara che si era ritrovata, involontariamente, ad assistere a tutta la scena.
Mi soffermo per fare i complimenti all'autrice per essere riuscita a scrivere di sentimenti puri e semplici, di quegli amori timidi che nascono e che spesso incontrano più ostacoli di quelli previsti nel loro percorso, ma che si alimenta della forza di due giovani che decidono di non arrendersi davanti a niente e nessuno.
Nessuno avrebbe potuto impedirci di desiderare gli occhi dell'altro né avrebbe potuto deviare i nostri sguardi perché sapevamo che, in un modo o in un altro ci saremmo sempre cercati.
Nessuna parola sarebbe servita, né alcun gesto. Gli occhi a parlare per noi e la voglia di raccontarsi attraverso di essi come se fossimo stati i protagonisti di una pellicola cinematografica muta.
Tiziana Iaccarino nasce a Napoli nel 1976. Ama l'arte in tutte le sue forme, ma da bambina le viene riconosciuta una predisposizione naturale al disegno. A cinque anni già canta in televisione e negli anni dell'adolescenza inizia a scrivere poesie con le quali affronta una lunga gavetta di concorsi letterari per conoscere il settore letterario ed editoriale nazionale e internazionale. Nel frattempo, frequenta l'Accademia d'Arte Drammatica e calca i palcoscenici dei più importanti teatri di Napoli, ma continua a seguire il sogno di scrivere.
Ha all'attivo diverse pubblicazioni tradizionali e digitali tra cui ricordiamo: “Un barlume di speranza”, “Le catene del potere”, “Sulle orme della notte”, “Come promuovere un libro”, “L'agenda dello scrittore”, “Lanty&Cookies”, “Lanty in love”, “Karola&lustro”, “Come miele sul cuore”, il bestseller “Il rifugio del piacere” e “La ragazza in mezzo al mare: un amore alle Canarie” scritto a quattro mani con l'autrice Monica Portiero.
“Non voglio che te” è il suo nuovo romanzo rosa.
Per info e per contattare l'autrice.
Sito ufficiale: http://www.tizianaiaccarino.com/
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