In una Terra futura, Patrick Harvey, promosso di recente a Empath di
Prima Classe, sogna l’indipendenza che la sua posizione comporta e l’appartamento per cui sta risparmiando. Il suo primo incarico autonomo prevede che si occupi di John Doe 439, un uomo ritrovato fuori città, percosso, traumatizzato e in apparenza muto.
Nonostante un tabù impedisca agli Empath di intraprendere relazioni romantiche, Patrick capisce di provare una forte attrazione per il suo paziente. Presto scopre che l’uomo è un Talento Psichico di alto livello che si chiama Jac, a cui persone violente stanno dando la caccia per i suoi doni, e il semplice mondo di Patrick va in pezzi.
Jac deve riunirsi con i suoi compagni di fuga e lasciare la città prima che altri riescano a trovarlo, ma potrebbe essere troppo tardi. Le voci sui suoi talenti sono giunte fino al Governo Centrale di Chicago. Se Jac vuole mantenere la sua libertà, deve scappare subito. E se Patrick desidera esplorare una relazione che la società gli vuole impedire, dovrà scambiare le comode catene del suo lavoro con l’incertezza della libertà.
Ci troviamo di fronte ad un romanzo tra il distopico ed il
fantascientifico, ma in un mondo dai tratti non ben definiti. A mio parere
l’autrice avrebbe dovuto presentare il background della sua storia, invece ci
troviamo catapultati in una New Las Vegas dove non si ha alcun punto di
riferimento per inquadrare a dovere le vicende che vi si svolgono. Il nostro
protagonista, Patrick, è un Empath di Prima Classe, ma anche il significato di
questa sua qualifica non è spiegato, lo si capisce a grandi linee nello
svolgersi dell’azione. Insomma, se la scrittrice avesse speso qualche parola
per delineare una società sconosciuta in un mondo futuro, sarebbe stato tutto
molto più semplice.
Ad ogni modo
la storia di Patrick è molto complessa e strettamente collegata a quella del
suo paziente John Doe 439/Jac che gli aprirà gli occhi su quanto la sua vita
sia priva di libertà.
Penso alla quantità d’amore necessaria perché una persona rischi la propria sanità mentale pur di cercare di salvare un amico, e rifletto che io non possiedo niente di nemmeno remotamente simile nella mia vita. I due uomini sul letto sembrano non possedere nulla, eppure hanno più di quasi tutte le persone che conosco. Persino quando uno dei due si trova in coma.
Patrick può girare per la città, avere un alloggio
privato, mangiare regolarmente, ma non ha mai visto l’oceano e tutti i suoi
spostamenti e le sue azioni sono video sorvegliate e soprattutto non sa più cosa
sia il calore umano, il piacere che deriva dal tatto, da un semplice gesto come
lo stringere una mano.
Immaginate l’abbraccio più caldo, lungo e profumato da parte della persona che amate di più al mondo. Immaginate una musica che vi apre il cuore, facendolo sciogliere. Immaginate un morbido e comodo nido in una giornata fredda e piovosa. Questo è solo un accenno di ciò che loro due trasmettevano, con molta dolcezza e molta delicatezza.
In una
società dove solo i cittadini con talenti psichici hanno i privilegi mentre
tutti gli altri muoiono di stenti all’Esterno, Patrick capirà che nulla è come
appare, che il bianco candore del centro Empath racchiude segreti che non
avrebbe mai sospettato.
Si tratta di
una lettura alquanto impegnativa dove i problemi comunicativi di Jac rendono
meno scorrevole e fluido il testo insieme alla fatica data dal cercare di
decifrare il contesto in cui si svolge l’azione.
Nonostante
ciò i personaggi risultano molto ben definiti soprattutto quello di Jac che sa
trasmettere grande forza e dolcezza nonostante la sua terribile condizione.
Caddero l’uno fra le braccia dell’altro, nella mente dell’altro e nel cuore dell’altro. Mentre la passione montava, i muri della caverna brillavano, il profumo di rose si spandeva in tutta la loro dimora, e Patrick sapeva che avrebbe fatto qualunque cosa, sarebbe andato ovunque, per quell’uomo meraviglioso che sussurrava il suo nome, “Parri”, mentre fluttuavano, insieme, nella libertà.
Una storia
consigliata principalmente agli amanti del genere, dove la componente m/m è
quasi assente, relegata in secondo piano rispetto alla ricerca della propria
libertà personale.
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