Titolo: La Tormenta
Autore: Adele Vieri Castellano
Casa editrice: AVC Historiae - self-publishing
Genere: contemporaneo
Pagine: 135
Prezzo: euro 2,99
Formato: ebook
Le montagne
d’Abruzzo sono molto distanti da quelle del Colorado, ma è esattamente lì che
vuole andare Lucas V. Forrester, proprietario di una catena di resort di lusso.
Il suo obiettivo è restaurare il borgo da cui è partito il bisnonno, ai primi
del ‘900, la sua speranza è quella di dimenticare l’incidente che gli ha
cambiato la vita. Ma come sempre quest’ultima riserva sorprese inaspettate,
soprattutto se ci si mette di mezzo una tormenta di neve che spazza via ciò che
dell’amore e delle donne ha sempre pensato e quando la nevicata sarà finita,
dovrà capire quanto può fidarsi dei propri sentimenti.
E PER VOI ANCHE UN PICCOLO ESTRATTO, GENTILE OMAGGIO DELL'AUTRICE:
«Un brindisi a una donna coraggiosa e incosciente.»
«Perché incosciente?» chiese lei sollevando un sopracciglio.
Le loro dita si sfiorarono.
«Devo spiegarti come si affronta una tempesta di neve.»
Furono interrotti da Carlo, che avvolgeva Teresa in un abbraccio.
«Ehi americano, lo sai vero che, prima di sollazzarti con i
nostri dolcetti abruzzesi, dovrai essere in grado di pronunciarne il nome?»
Lucas gli puntò contro indice e pollice, disposti a mo’ di
pistola, ma l’altro non gli badò e declamò sulle dita:
«Caggionetti, cellitti, bocconotti, parrozzo. Esercitati, se
no salti il dolce.»
«Il tuo tentativo di accaparrarti la mia porzione è
deplorevole.» Lucas sollevò il bicchiere mezzo vuoto e bevve alla sua salute.
«Questi giochini non fanno che convalidare la mia tesi,
secondo cui la frase “maschio adulto” è una contraddizione in termini» disse
Teresa e il marito le rispose con una linguaccia. «Non fare il buffone e porta
i tuoi figli fuori dalla mia cucina. Silvia, vai in camera mia, per favore, e cerca
il pacchettino di bastoncini di zucchero che ho dimenticato nella borsa.»
«Agli ordini capo» Silvia fece il saluto militare e uscì
dietro al cognato, ridacchiando. Lucas la seguì con lo sguardo fino a quando
non sentì un pizzicotto sul bicipite.
«Vieni qui che ti devo abbracciare. Ti adoro» gli sussurrò
Teresa, stringendolo tanto da fargli mancare il fiato.
«Non esagerare, altrimenti tuo marito torna qui e mi
sopprime. Ho già rischiato la pelle quando siamo andati a recuperare la
macchina di tua sorella.»
Lei lo lasciò andare incuriosita.
«Dopo mi racconterai dove l’avete trovata e in che stato
era, Carlo ha eluso le mie domande. Ma adesso dimmi, che cosa ha combinato quel
mascalzone?»
«A parte tentare di uccidermi? Niente, sono stato redarguito
e messo sotto osservazione.»
«Ma pensa un po’! Eppure gli avevo ben detto di farsi gli
affari suoi e starsene zitto.» Gli sorrise. «È geloso anche di lei, ti rendi
conto? Che rompiscatole.»
«Vedi Terry, io e tua sorella ieri notte…»
Lei gli appoggiò le dita sulle labbra.
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