MARIAM BELATTAR
"UN ALTRO SECONDO DI TE"
Data d'uscita: 18
gennaio 2016
“Ti ho amato, ma tu eri di ghiaccio. Affamato del mio cuore, mi hai lasciata senza fiato. Vai se vuoi, ma dopo non ci sarò. I secondi sono scaduti.”
Avevo promesso che ce l’avrei
fatta. Avevo promesso che nessuno poteva più vincermi. Mi ero ripromessa un
futuro: niente legami, niente amore. Però è arrivato.
Con la
sua arroganza mi ha abbattuto, si è messo al centro del mio futuro… del mio
cuore.
Phoebe è una giovane diciottenne, che vive solo per se stessa. Parte dalla sua
città natale per andare in un mondo sconosciuto, dove è solo l’ignoto a
circondarla. Cerca di non farsi notare, ma è impossibile.
Nate la vede. Ed è la fine.
ED ORA... UN PICCOLO ESTRATTO, OMAGGIO DELL'AUTRICE:
«Non c’è stato un momento in
questi due dannatissimi mesi in cui io non ti abbia pensata, Phoebs!» grida
furioso, finalmente, sovrastando il rumore della pioggia.
Le mie lacrime scorrono senza
freno ormai. «Lasciami stare, non ti pare abbia sofferto già tanto?!»
Ritorna al mio fianco,
avvolgendomi il viso tra le sue calde mani e sussurrando: «Mai quanto me. Ti
amo e lasciarti mi ha devastato.»
«Non…» mi blocco, guardando un
punto oltre le sue spalle. Quando abbasso lo sguardo il bracciale che gli ho
regalato mi salta all’occhio ed è come essere faccia a faccia con la realtà. Doveva
pensarci prima.
Mi allontano velocemente ma
sento i suoi passi alle mie spalle. Il suo stivale che sbatte sulle
pozzanghere, l’acqua che schizza e poi le sue braccia ad avvolgere il mio corpo
esile.
Cerco di liberarmi, lo
strattono, ma lui è fermo, immobile. Di fronte a me.
«Lasciami!» Il mio urlo è
assordante e rimbomba nel paesaggio solitario, sovrastando le onde mosse dal
vento in tempesta e dai continui tuoni. Rimbomba nel mio corpo e nel mio cuore
ormai assente.
Ma so che la colpa è stata
tutta mia. Non dovevo innamorarmi, non dovevo vivere! Dovevo continuare
a fare ciò che ho sempre fatto: andate avanti, sopravvivendo.
«Non posso farlo, lo sai. Io
ti amo, piccola.» La sua voce sensuale filtra nelle mie orecchie, causandomi
brividi che solo Nate è capace di procurarmi. «Il tuo corpo mi vuole, non
mentirmi amore.» Amore, lo ripete ancora una volta.
Sto per sciogliermi, quando la
sua bocca sta per toccare la mia e l’enormità della situazione mi svegliano.
«Non chiamarmi amore, non provare a baciarmi! Io non ti amo più!»
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