Un libro della serie Rapporto Mattutino
Simon Bryan, sovrintendente al Lost Cow, è preoccupato per Luke, che da dodici anni è il suo capo e il suo possessivo compagno. Ancora turbato dall’alluvione che gli ha portato via il cavallo, Luke ha posticipato l’operazione al ginocchio, e i suoi incubi stanno aumentando. La cosa peggiore, però, è che sta nascondendo le proprie emozioni al suo uomo. Per aiutare l’amante a superare questo momento, Simon prepara un regalo di Natale speciale, ma sarà il dono di Luke che cambierà la loro relazione per sempre.
Il ritorno al Lost Cow, anche solo per questa breve storia, è sempre un piacere. Temporalmente andrebbe letta dopo il libro dedicato a Ray e Zeke, a cui vengono dedicati marginali riferimenti, ma Si e Luke sono da cariare i denti. Il loro rapporto, seppur difficile a causa della testardaggine di Luke a rimandare l’operazione al ginocchio, è qualcosa di stupendo. Stanno insieme da dodici anni e l’amore che permea la loro vita non può che scaldare il cuore del lettore. In questa novella vedremo i due continuare ad affrontare i problemi che vengono loro posti di fronte, ma vedremo anche quanto l’amore sia una costante nella loro vita e nelle persone stupende che sono i loro amici e la famiglia. Solo una cinquantina di pagine, ma più che sufficienti per emozionare e far sorridere come stupidi nel leggere di un amore così tenero e totale, ma che non manca mai di quella forte passione che porta sempre Simon e Luke ad essere “beccati” in atteggiamenti compromettenti dai loro braccianti.
Gli amanti di Sue Brown, e di questa serie in particolare, non possono assolutamente perdersi questo appuntamento che rappresenta la giusta conclusione per una coppia che ha dimostrato come, nonostante la vita possa prenderti a calci, ci siano sempre cose per cui vale la pena stringere i denti e perseverare, prima tra tutte l’amore.
“Mi fa male il sedere,” si lagnò Luke.
Simon fece un sorriso compiaciuto. “Pensavo fosse il tuo ginocchio.”
“Anche quello.”
“Oggi ti divertirai a stare seduto in chiesa su quelle sedie belle dure.”
“Ti odio,” bofonchiò Luke.
“Nah, non è vero.”
“No, non ti odio,” concordò guardandolo dritto negli occhi. “Ti amo, Simon.”
Simon deglutì a fatica. Raramente Luke usava il suo nome per esteso. In quella semplice frase riuscì a sentire tutto il peso dei sentimenti del suo uomo, e ne fu travolto.
“Ragazzi, trovatevi una camera. Si suppone che dopo più di dieci anni potreste anche smetterla di scambiarvi smancerie in pubblico.”
Luke fece una smorfia quando sua sorella, dall’altra parte del tavolo, li rimproverò. “Niente da fare. Non smetterò mai di sbaciucchiarlo. È tutto mio.”
Simon gli afferò il colletto della camicia e lo attirò a sé. “Tu… sei il più possessivo figlio di… beh, lo sai…” Non avrebbe mai denigrato Pamela. “Ma sei mio, e io sono inequivocabilmente tuo. Non mi interessa se stiamo davanti a Dio e all’intero maledetto stato, o siamo solo tu ed io qui. A me non importa.”
SUE BROWN appartiene al suo cane e ai suoi due bambini. Quando non è impegnata a eseguire i loro ordini, si reca all’università, per ascoltare lezioni sui teologi del passato. Tuttavia, spera sempre che i professori non le facciano delle domande, poiché la sua mente è indaffarata a tramare il modo di far innamorare due cowboy.
Sue ha scoperto il genere gay maschile un giorno, mentre guardava un programma tv dove c’erano due uomini che si baciavano. La serie era noiosa, ma il bacio non lo fu. Sarà pure arrivata in ritardo al genere, ma da allora è stata sempre presente. Prima di trovare il coraggio di sfondare nel mondo della narrativa vera e propria, Sue scriveva racconti fan fiction.
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