Uno spaccato noir a tinte quasi horror della Parigi di inizio 900, questo è Le Cabinet Masson, in cui, nella apparentemente spensierata Belle Epoque, Bastien Delacroix, tatuatore, brama consacrarsi come il più grande artista di tutti i tempi.
Nella Ville Lumière, ormai, non si parla che delle sue opere; un suo tatuaggio, un'effige de Le cabinet Masson, lo studio fondato da lui stesso fondato in ricordo del suo maestro e mentore Philippe, è ormai un simbolo al quale nessuno, nella ricca società del Triangle d'Or, può rinunciare.
Persino Imam Lefebvre, la splendida e famosissima modella, ambisce a consacrare la perfezione del suo corpo con gli inchiostri di Delacroix.
Un incontro fortuito alla prima mostra futurista alla galleria Bernheim-Jeune, è l'occasione per suggellare un patto, che porterà Iman e Bastien ad usarsi a vicenda per raggiungere entrambi l'apice del bramato successo: lui realizzerà sul corpo della modella il suo capolavoro, lei diventerà la prima opera d'arte vivente mai esistita.
Nell'appartamento della modella, come lei stessa esige, l'artista eseguirà, in tre notti, il tatuaggio, un magnifico dragone orientale.
La gloria è a portata di mano e tutto sembra procedere come previsto, ma al terzo appuntamento, proprio quando i desideri di entrambi si stanno concretizzando, qualcosa di tragicamente inaspettato sgretola tutti i sogni.
Nel cuore della notte, Bastien trova il suo capolavoro compiuto sul corpo senza vita della femme du monde.
Trovato sulla scena del delitto e accusato d'assassinio, Delacroix precipita in un istante dall'olimpo dei grandi alla polvere delle galere, fronteggiando il suo peggior incubo: il fallimento.
Il suo futuro, i suoi sogni, il suo nome, tutto in rovina.
Chi e perchè ha tramato nell'ombra e ordito un piano tanto macabro ed efficace per rovinarlo?
La chiesa, forse, che lo ha apertamente minacciato per il suo operato abominevole e blasfemo?
Qualcuno cui ha fatto un torto?
Un'amante ripudiata?
Una donna offesa?
Un cliente insoddisfatto?
Un marito tradito?
Un artista invidioso?
L'artista deve fare i conti con la sua disinibizione, con la sua mancanza di scrupoli, ma è dal passato che qualcosa torna con prepotenza a chiedere che sia saldato un conto rimasto aperto.
La vendetta è un lungo e intricato disegno, il cui tributo necessita di lenta, fredda determinazione.
In un susseguirsi di colpi di scena, aiutato dall'agente di polizia Cècile Gaillard, che crede alla sua innocenza ed una vecchia medium che vive per la strada, Delacroix deve fare i conti con ciò che il suo narcisismo, la sua arroganza, l'ambizione, gli hanno scatenato contro, fino ad una resa dei conti assolutamente inaspettata.
Nessun commento:
Posta un commento