lunedì 17 settembre 2018

IL NOMADE di Jane Harvey-Berrick


Tucker McCoy è uno stuntman, il pericolo è il suo mestiere. La vita nomade è l’unica che ha sempre conosciuto e la sua esistenza si alterna tra viaggi, esibizioni e donne, tante donne. Ha per tutti un sorriso e una battuta divertente, non si lascia mai scoraggiare dalle difficoltà, apprezzando ogni cosa per come viene. Quando conosce la sorella di Kestrel, il suo migliore amico, non ha idea di dove lo porterà il coinvolgimento emotivo che lo lega a lei. Tera Hawkins è la figlia del senatore, una donna ricca, elegante e piena di talento, che può aspirare a uomini diversi rispetto a lui, con posizioni sociali ben più in vista. Ma lei, TC, è rimasta affascinata dall’animo di Tucker e dai suoi mille talenti, nonché dal suo fascino.

Tutto ha inizio con una notte soltanto, in cui i due si promettono un’avventura indimenticabile di passione, ma spesso l’amore unisce le differenze fino ad annullarle. Come potrà un sentimento così totale e assoluto sopravvivere alla diversità di prospettive future e di stili di vita?


Protagonista del terzo volume della serie The traveling, quale migliore personaggio se non uno dei fratelli di vita di Kes, Tucker?

Vivere con l'adrenalina sempre a mille e il cuore in fibrillazione, per l'uomo non è un problema, anzi.
Nella sua vita solo tre cose sono una costante: le donne, il circo, la famiglia che lungo la vita ha incontrato.


Io ero uno stuntman bravo quasi come lui, perché allo stesso modo non avevo paura, 
non quella di morire, almeno. 
Non volevo suicidarmi,  solo non mi interessava di rimanere vivo o meno.

Non esiste termine migliore che spericolato per quanto riguarda il giovane McCoy.
Sempre con un sorriso sul volto, è capace di cogliere qualsiasi occasione la vita gli metta davanti, non importa quanto dura o difficile sia.
Eppure è bastata solo un'occhiata a quella bellezza bionda per fargli venire voglia di approfondire la loro conoscenza, un nome per farlo desistere.
Un po' beffardo il destino, vero?

A Tera ha lasciato l'amaro in bocca il modo in cui le loro strade si erano incontrate e altrettanto bruscamente separate.
Si è convinta che non l'aveva ferita il suo atteggiamento, ma a chi deve darla a bere quando è lontana da tutti, quando nessuno vede la maschera che solitamente indossa?



«Si sta invischiando in un brutto affare,
 Miss Hawkins,
 ma visto che mi sta pregando così insistentemente,
 verrò da lei più tardi.»
 «Tucker?»
 «Sì, signora?»
 «Io non prego nessuno.»

Cresciuta sotto una campana di vetro, in un mondo di ipocrisia, a ventisette anni Tera Hawkins vuole finalmente vivere la sua vita lontano dal mondo che sino ad ora ha conosciuto, un mondo dove tutto sembra splendere ma niente sembra vero.
In una famiglia come la sua, l'unica cosa vera è il rapporto che hanno gli Hawkins' Daredevils, quello che spera un domani possa avere anche lei.
Sa che non sarà facile entrare a far parte di quella famiglia ma se c'è una cosa certa, è che quel gruppo di circensi ha uno dei cuori più grandi che lei abbia mai visto.
Compreso Tucker, benché lo nasconda piuttosto bene.

Le strade dei due protagonisti non son destinate a rimanere a lungo separate, perché nemmeno passano tre mesi da quella sera che i due si ritrovano e, se la prima volta Tera aveva accettato senza tante storie il due di picche che aveva ricevuto, questa volta non se ne vuole andare sino a che non avrà ottenuto un pezzo di Tucker. Non importa quanto si dovrà impegnare per ottenere un sì, sa solo che ce la farà. E quale migliore occasione che quella che le si presenta, lontano da Kes e dalla sua famiglia?

Una notte, solo questo gli chiede.
Nessun impegno.
Nessuna pretesa.

Peccato che quella che era nata come una semplice parentesi sia destinata a divenire qualcosa di più.
Una piega imprevista ha preso la vita dello stuntman, al punto che vecchi scheletri nell'armadio verranno alla luce, e che per la giovane TC la decisione sarà solo una:
non importa cosa possa dirle quell'uomo, lei sarà accanto a lui a supportarlo in ogni modo possibile, fosse solo come amica.

E questo, statene certi, per Tucker sarà una cosa talmente inaspettata e nuova da farlo ricredere su cose che mai, nella vita, aveva preso seriamente in considerazione anche se ora, oltre ai suoi problemi, dovrà pensare anche a cosa implichi aver vicino la figlia di un senatore.

Lo stesso senatore che non aveva voluto aver niente a che fare con i circensi e con una persona molto importante sia per TC che per Tucker.


Nonostante tutte le volte che avevo provato
 a tenerla lontana da me, lei continuava a tornare.
 Aveva distrutto tutte le mie barriere
 e mi aveva obbligato a tenere a lei. 
Mi faceva paura, ma non potevo più ignorarlo. 
E forse non era poi così male.

Quanto a lungo avevo aspettato di scoprire cosa si celasse dietro al sorriso onnipresente di Tucker, proprio non ne avete idea.
E vedere come l'animo umano riesca a presentare così tante ferite che inevitabilmente influiscono sulla vita di una persona, nel bene o nel male, per me è stato un pugno nello stomaco.
A volte si pensa che la famiglia sia uno dei pilastri fondamentali per la vita di un bambino e vedere come talvolta questa diventi prigione e carceriere al medesimo tempo è stato qualcosa che mi ha lasciato l'amaro in bocca.

Se con Kes avevo imparato ad amare la libertà, con Tucker ho imparato quanto il termine famiglia sia differente da persona a persona e che, a conti fatti, la famiglia non sempre coincide con quella che ci viene data, ma molto più spesso è quella che ci scegliamo a essere per noi un punto fermo in un mare in tempesta.


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