Capitolo 16 - Rhys
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Rhys si sentiva un completo idiota. Sapeva che Tom era
decisamente troppo bello per essere vero e grandemente fuori dalla sua portata.
Cosa aveva mai lui da offrire? Un cuore ammaccato? Un corpo pieno di cicatrici?
Un'anima ferita? Certo, Tom aveva ricambiato i suoi baci e le sue carezze anche
in modo appassionato, ma quando la sua boccaccia l'aveva invitato a fare sul serio
aveva fatto marcia indietro. D'altronde come poteva biasimarlo? Forse tre anni
prima era anche stato attraente, ma ora era poco più di una carcassa coperta da
qualche fascio di muscoli. Troppi problemi racchiusi in una nemmeno gran bella
confezione. Nonostante si fosse aspettato il rifiuto, faceva male. Non aveva
mai aperto così il suo cuore a qualcuno e i tre anni passati in solitudine
pesavano più di quanto fosse pronto ad ammettere. Tom l'aveva fatto sentire di
nuovo vivo, come se meritasse di esserlo ancora. Aveva acceso in lui una
passione che credeva ormai morta, una passione che forse non aveva mai provato
prima. Nel suo passato c'erano stati molti ragazzi, dopo essere diventato
famoso era diventato quasi una zoccola. Ma mai, prima di allora si era offerto
così totalmente a qualcuno. Prima era sempre stato inebriato dal controllo che
poteva esercitare sui suoi amanti, il controllo del loro piacere e del proprio.
Non si era mai concesso debolezze, né era mai stato interessato a nulla che
andasse oltre una scopata. Niente coccole post coito, niente paroline dolci,
niente di niente. Voleva godersi la vita senza legami. Mai avrebbe pensato di
volersi affidare a qualcun altro senza remore, senza timori, senza aspettarsi
nulla in cambio. Gli occhi color cioccolato di Tom, la sua voce tranquilla, il
suo aspetto da bravo ragazzo e le sue terribili confessioni lo avevano rapito.
Credeva di poter, per una volta, concedersi di non essere forte, di poter
affidare tutto il peso che portava sulle spalle a qualcun altro. Voleva essere
tenuto tra le sue braccia finché il mondo che lo faceva soffrire fosse
scomparso, finché tutto ciò che poteva vedere non fossero stati i suoi occhi e
la dolcezza che portavano dentro. Ovviamente si era illuso. Probabilmente lo
aveva preso alla sprovvista e Tom era stato troppo gentile per rimetterlo
subito al suo posto. Prima che il silenzio imbarazzato che si era creato tra
loro diventasse troppo pesante Rhys si decise a dire qualcosa nella speranza
che Tom non lo cacciasse dal ranch.
“Forse adesso è meglio se vai a dormire così posso
sistemarmi qui sul divano, ok?”
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