mercoledì 10 febbraio 2016

MARE IMMAGINATO di Maria Calabria



(...) «Non parlare come se mi stessi dicendo addio, io senza te perdo la bussola, lo sai, vero? » «Amore mio, quando il mare è in tempesta, la bussola serve a ben poco.» (...) 
Una promessa non mantenuta, l'amore per una terra che lo ha condannato ad amarla, come si ama solo un grande amore, e un segreto mai confessato, condurranno Massimo, giornalista attivista impegnato nella lotta per il risanamento della Terra dei fuochi, a incrociare la direzione di Sofia, giovane donna oppressa da un legame morboso. 
La storia spazia dal Messico alla Campania e le problematiche legate alle sofferenze di questa ultima, faranno da sfondo e da protagoniste allo stesso tempo, all'ennesimo business legato ai rifiuti, tramato da ecomafie e da mafie in giacca e cravatta, alle spalle di un popolo già spezzato dalle menzogne.



Massimo è uno scrittore giornalista napoletano sempre in prima linea. La sua vita è votata alla continua lotta contro i soprusi ambientali che lo portano in Messico per scoprire cosa c’è dietro al degrado ambientale della zona.
L’indagine parte da Napoli e arriva a Cancun. Rimasto vedovo da anni, ha un altro scopo da raggiungere, quello di esaudire l’ultima volontà della moglie.
Su Facebook conosce Sofia, una ragazza appena laureata con la quale
inizia un rapporto prima virtuale molto stretto e successivamente di lavoro. La ragazza vive una situazione sentimentale complicata: ha un fidanzato violento e opprimente e una relazione con un uomo sposato che la ama veramente. Dopo essere stata oggetto dell’ennesima violenza da parte di Giulio (il suo ragazzo), e una volta assodato di non poter chiedere nulla di più a Simone (l’uomo sposato), Sofia accetta di buon grado l’offerta di lavoro che Massimo le offre. Così, preso il coraggio a due mani e decisa a buttarsi tutto alle spalle, parte con lui per il Messico per aiutarlo nella sua ricerca. In Messico torna anche una vecchia conoscenza di Massimo, Jonathan, conosciuto in un viaggio precedente. Jonathan è americano e anche lui tenta, con questo viaggio, di dimenticare i problemi di un matrimonio disgraziato ormai arrivato al capolinea.
Sia lui che Massimo sono quarantenni disincantati con molto in comune; hanno sofferto, lottato, creduto e alla fine hanno vinto. 
Sofia, sconvolta dalla violenza subita, combatte con tutte le forze per superarla.

Non diventerò un paio di scarpe rosse, non per mano sua
Ma ha bisogno dell’aiuto di Massimo per riuscirci e così, avvertendo forte il desiderio di voltare pagina, si confida con lui rivelandogli anche tutti i suoi segreti. I due si avvicinano sempre di più, ma quando Sofia viene a conoscenza di una verità che la riguarda, rimane sconvolta. Il sentimento appena nato, subisce così un arresto e la ragazza rischia di allontanarsi dall’unica persona che può proteggerla. 
In una società corrotta, rovinata, distorta e violenta, dove la camorra si muove indisturbata e gli uomini non hanno il benché minimo rispetto per un “no” ricevuto come risposta, Massimo e Sofia rappresentano la speranza nel cambiamento. Insieme reagiscono ai soprusi, combattono e non si arrendono anche a costo della propria vita.  
La situazione dei rifiuti in Campania, l’inquinamento e la violenza contro le donne sono tematiche forti da affrontare in un romance dalle tinte rosa. Eppure l’autrice riesce a combinare con maestria i due elementi, quello forte e l’altro più soft, e a fonderli insieme in un’alternanza di ritmo, ora drammatica, ora leggera, in un movimento simile alla marea. Le onde si susseguono calme, così come le emozioni provate dai protagonisti, e il romanzo scorre morbido e veloce proprio come l’acqua. Basterebbe chiudere gli occhi per lasciarsi cullare dalle parole, le immagini, e i ricordi presenti nella storia. Il mare è l’elemento fondamentale: compare nel titolo e rappresenta il filo conduttore del romanzo. Esso raffigura la nostalgia della persona amata, 
Se c’era una cosa che la convivenza con la sua ex gli aveva insegnato, era quanto i sentimenti di una donna potessero assomigliare al mare…
la speranza di una vita, 
“Io allora non avevo visto il mare che una sola volta, ma ne conservavo che un’aspra nostalgia d’innamorata.Verso sera fissavo l’orizzonte; socchiudevo gli occhi…” 
o la voglia di riscatto, il desiderio di un amore, la fiducia nel futuro. 
“La porta dell’amore”… disse lei, avvicinandosi con il suo corpo, “la leggenda narra che chi si bacia sotto questa porta ricorderà il profumo dell’altra, ogni volta che si troverà in prossimità del mare…”
Immaginate di essere seduti in terrazza sulla vostra poltrona preferita. Giunti alla fine del romanzo alzate gli occhi… avrete dinanzi il mare. Seguitelo fino all’orizzonte e comprenderete il messaggio. Finché c’è amore, c’è vita!









1 commento:

  1. Ho questo e-book e non aspetto altro di leggerlo. La tua recensione positiva mi è molto piaciuta! In più, ho già letto un altro romanzo di Maria Calabria e sono curiosa di leggere anche questo!

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