martedì 23 febbraio 2016

LIFE AND DEATH di Stephenie Meyer


Nello stato di Washington c’è la cittadina più piovosa d’America. La conoscono bene Edward Cullen e Bella Swan, i protagonisti di Twilight. Lei, dolce ragazza qualunque; lui, giovane misterioso con un segreto inconfessabile. La loro storia d’amore ha conquistato i cuori di tutti. Ma cosa succederebbe se i ruoli si ribaltassero? Se non fosse lui la creatura straordinaria, l’eroe meraviglioso dotato di capacità sovrumane ma… lei? Beaufort è un ragazzo alto e dinoccolato trasferitosi dall’Arizona. Quando incontra la bellissima Edythe, non sa che la fortissima attrazione che prova per lei potrebbe essere la sua rovina… Profondamente seducente e intriso di una suspense straordinaria, Twilight è diventato un classico moderno, ridefinendo i generi all'interno della letteratura young adult e dando vita a un vero e proprio fenomeno di culto.

In occasione del decimo anniversario dall’uscita del rinomato Twilight, Stephenie Meyer ha deciso di regalarci una chicca davvero speciale. La storia che in molte abbiamo amato, ma a ruoli invertiti.
In Twilight abbiamo Bella Swan, una semplice umana un po’ maldestra, che ha attirato l’attenzione dell’imperturbabile ed enigmatico Edward Cullen, che si rivelerà essere un vampiro. Il personaggio di Bella è stato oggetto di pesanti critiche, ha destato scalpore per la sua passività e di conseguenza è stata etichettata come personaggio negativo poiché assoggettata al volere di Edward (elemento che sinceramente non ho riscontrato).
Perciò Stephenie Meyer per festeggiare il raggiungimento di questo traguardo ha deciso di cogliere la palla al balzo e di narrare la storia da un’altra prospettiva, cambiandone i ruoli.
Il protagonista di Life and Death è Beaufort Swan, che preferisce essere chiamato Beau.
Di Bella ha quasi tutte le caratteristiche: pallido, goffo, impacciato, poco propenso a relazionarsi con gli altri e assolutamente negato per gli sport; aspetto nuovo della personalità di Beau è il suo arrovellarsi su delle “problematiche”, ma senza essere spesso stizzito e infuriato. Giunto nella piovosa e grigia cittadina di Forks si ritrova nei panni del “nuovo arrivato”, tutti cercano di socializzare con lui e di scoprire il più possibile sulla sua vita; questo timido ragazzo sembra aver fatto breccia nel cuore di molte studentesse del suo liceo, ma Beau odia stare al centro dell’attenzione.
Nel contesto tipico di ogni piccola cittadina, ci si conosce tutti e Beau è incuriosito da un gruppo di studenti alquanto singolari che stanno sempre tra di loro, sono i figli adottivi della dottoressa Carise Cullen; in particolare è Edythe Cullen quella che lo ha stregato con la sua diafana bellezza, i capelli ramati e degli splendidi occhi dorati… Il primo approccio non sembra molto positivo, ma tra i due è innegabile un’intesa che si sviluppa dapprima come una prudente amicizia e successivamente in un rapporto più intimo e travolgente.
Beaufort però non ha assolutamente intenzione di allontanarsi da lei, non la vede come una reale minaccia per la sua incolumità, ma, anzi, prova per lei sentimenti sempre più forti e intensi che lo spingeranno ad intraprendere una dolorosa ed imprevista direzione.
Di alcune cose potevo essere certo. Prima di tutto, Edythe era un vampiro. Secondo, una parte di lei mi vedeva come una preda. Ma in fondo, niente di tutto ciò aveva importanza. Quel che contava era che ero innamorato di lei, più di quanto avrei mai creduto possibile. Lei era tutto ciò che desideravo, l’unica cosa che avrei mai voluto.  

Sostanzialmente la storia segue passo passo gli eventi che avevamo precedentemente ritrovato in Twilight, l’unico colpo di scena veramente degno di interesse è il finale.
Il personaggio di Beaufort non mi ha convinta molto, l’ho trovato spropositatamente goffo mentre Edythe è più incisiva ed affascina maggiormente. L’ho trovata spiritosa, equilibrata ed elegante; vuole nascondere la sua non umana natura, ma non si angoscia in modo esagerato come l’algido e tormentato Edward. Gli altri personaggi che incontriamo fanno giusto da contorno alla loro love story.
Lo stile della Meyer non è cambiato, è in grado di rendere veritiero e allo stesso tempo romantico il contenuto di questo paranormal romance con semplici frasi ad effetto, c’è uniformità tra l’alternanza di dialoghi e periodi proporzionatamente lunghi.

Life and Death mi ha riportata ai tempi in cui avevo da poco scoperto il mondo dei vampiri e necessitavo d’immergermi in una storia d’amore diversa dalle altre che magari mi avrebbe aiutata a dimenticare un brutto momento che stavo attraversando. Mi sono divertita molto nel rileggere la storia a cui sono davvero affezionata, in questa nuova rivisitazione anche se aspettavo con ansia la pubblicazione di qualcosa di diverso… (Ad esempio Midnight Sun oppure il seguito di The Host o addirittura qualcosa di totalmente inaspettato come un libro su Renesmee e Jacob. Perciò Stephenie è ora di darti una mossa!!!!!)
Dunque, se qualche amante di questo genere di libri ha pensato più volte di iniziare questa saga, ma non l'ha fatto per il giudizio comune non siate prevenuti, piuttosto diffidate ed iniziatela! Saprà regalarvi emozioni impagabili.




Figlia della borghesia americana degli stati dell’Ovest, Stephenie Meyer si considera una nativa dell’Arizona. Da adolescente frequenta il liceo a Scottsdale (Arizona, appunto), un luogo, afferma lei, in cui le ragazzine si fanno la plastica al naso e nel parcheggio della scuola si trovano per lo più delle Porsche. Si laurea in inglese e ci tiene a sottolineare che il suo interesse si è sempre concentrato sulla letteratura più che sulla scrittura creativa, soprattutto perché ha sempre ritenuto leggere libri un “non lavoro”! Oggi si ricorda di tutte le frasi ironiche che si dicevano a chi si laureava in Inglese, cui si prediceva un futuro nell’industria alimentare dei fast food e, da autrice di bestseller quale oggi è, rinvia una risata beffarda. Stephenie Meyer è sposata da oltre dieci anni e ha tre figli maschi: Gabe, Seth e Eli. Nella formazione letteraria di Stephenie gli autori che hanno avuto su di lei maggiore influenza sono stati, tra gli altri: Orson Scott Card, Jane Austen, William Shakespeare, Maeve Binchy, Charlotte Bronte, Daphne DuMaurier, L.M. Montgomery, Louisa May Alcott, Eva Ibbotson, William Goldman, Douglas Adams, Janet Evanovich. Ma oltre agli scrittori, un'altra fondamentale fonte d’ispirazione è la musica, “non posso scrivere senza” dice Stephenie, e la musa preferita è il gruppo dei Muse. Oltre a loro, altre band molto amate sono i Linkin Park, My Chemical Romance, Coldplay, The All American Rejects, Travis, The Strokes, Brand New, U2, Kasabian, Jimmy Eat World e i Weezer.



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