venerdì 5 febbraio 2016

SOFFOCAMI di Chiara Cilli



Avevo tutto ciò che ho sempre sognato.
Non ho mai avuto la vita che sognavo.

Avevo lavorato sodo per arrivare dov'ero.
Violenza, soprusi e crudeltà mi avevano segnato per dieci anni.

Ero pronta a portare l'azienda di famiglia ai vertici del successo.
Ero pronto a saziare la mia vendetta contro chi aveva abusato di me per lungo tempo.

Poi mi hanno rapita.
Così ho preso la figlia di Nikolayev.

Ora devo sopravvivere a un uomo che mi consuma l'anima.
Non importa quanto lotterà, non ha scampo.

Non posso lasciare che mi soffochi con la sua presenza letale.
Perché la ucciderò.
***Attenzione***Dark Contemporary RomanceQuesto romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente, linguaggio forte e rapporti sessuali di dubbio consenso o non consensuali. Non adatto a persone sensibili al dolore e alla schiavitù.


Il genere esposto in Soffocami è un dark romance, cosa s’intende con questo termine? Se per voi è già estremo Christian Grey, allora non ve lo consiglio. Si tratta di un genere che parla di erotismo, ma che, inoltre, scava nella psiche dei protagonisti, e dove il personaggio maschile non è il classico Principe Azzurro, ma un bad-boy allo stato puro. Il dark romance tocca e approfondisce anche tematiche più scottanti e crude, che potrebbero nuocere alla sensibilità di persone labili.

Alexandra Nicolayev è felice, vive una condizione agiata e fa un lavoro che la soddisfa: gestisce egregiamente la scuderia del padre in America. Quando, durante una serata di gala, la sua vita così appagante, si trasforma velocemente in un incubo. Viene sedata, rapita e portata in Romania dove scoprirà il mondo di tenebra e tormenti in cui vivono i fratelli Lamaze.
Armand, Andrè ed Henri non hanno avuto un’infanzia spensierata, vivendo con un padre violento che abusava di loro e che permetteva ai suoi amici di fare ai suoi figli qualsiasi cosa … Dopo l’assassinio del padre, i tre ragazzi hanno saputo riscattarsi e al Castello gestiscono in maniera ottimale un traffico di donne.

Armand si occupa del management e di selezionare la “merce” per indirizzarla ad uno dei due fratelli, che dopo il periodo di “addestramento” venderà al “Re” o alla “Regina” di Véres; Andrè, spietato e calcolatore, si occupa della formazione delle donne destinate alla Regina che diverranno delle assassine professioniste, mentre Henri, di una bellezza unica, è crudele ed insensibile, si occupa di quelle per il Re, le stupra brutalmente e poi le passa ai suoi uomini con l’intento di farne prostitute assoggettate.

Ma Henri cova da anni una bruciante vendetta nei confronti di uno degli amici del padre che ha abusato di lui per anni senza pietà e ritegno, ora è giunto il momento di passare ai fatti e regolare i conti con il passato togliendogli ciò che ha di più caro … Sua figlia, Alexandra.


Un possesso che presto avrei sigillato col sangue, prima di cavarle il cuore e consegnarlo a suo padre. 

Alexandra si ritrova così a scoprire uno sconcertante segreto di famiglia, a vedere come vengono trattate le altre e allo stesso tempo si trova prigioniera a subire le morbose violenze di Henri, che le entra dentro sia fisicamente sia emotivamente, ma la donna è determinata, risoluta nel tentare una qualche via di fuga e lotta con le unghie e con i denti. Alexandra non sarà mai una vittima passiva di Henri e vedremo anche mille sfaccettature di quest’uomo che non è soltanto mortalmente bello e con un lato oscuro.

Avvicinai la punta delle dita alle sue labbra [...] «Questa è una storia in cui gli eroi non esistono». [...] Fu in quel momento che vidi qualcosa cambiare in lei. Come una fiamma che pian piano prende vita, così un'espressione di cupa determinazione affiorò sul suo volto e la sua voce risuonò più ferrea di quella di un leader.«Allora mi salverò da sola» 


Durante la lettura di Soffocami ho provato sentimenti contrastanti, da un lato non riuscivo a sopportare gli atteggiamenti di Alexsandra che volente o nolente s’infatua del suo aguzzino, dall'altro la curiosità di come si sarebbe evoluta la vicenda mi spingeva a leggere sempre più… E, infatti, in meno di un giorno l’ho finito.
È un libro potente e brutale, dove la psicologia dei personaggi è talmente definita che la Cilli ci permette di rivivere la storia come se fossimo noi stessi i protagonisti. Percepisci appieno la rabbia, la frustrazione, il risentimento, a tratti un po’ di sollievo e TANTA passione.
Leggendo “Soffocami” veniamo catapultati in un vortice intenso di sangue e violenza, in cui fa capolino perfino un po’ d’amore … Dove il limite tra amore e sindrome di Stoccolma diventa sempre più sottile.

 Lei era mia. Io non appartenevo a lei. Nondimeno la sentivo serpeggiarmi dentro. Era dappertutto, come una malattia incurabile che mi aveva ghermito di sottecchi, con malvagia scaltrezza.Tutto in me gridava il suo nome.Tutto di lei portava il mio nome.

Non avevo ancora letto nulla di questa scrittrice e devo ammettere che il suo stile mi piace; niente giri di parole, utilizza il linguaggio giusto per una situazione forte, sa alternare magistralmente momenti di tensione a momenti di serenità; la forma è scorrevole e il contenuto è coerente con quanto detto nella sinossi. La Cilli con Soffocami ha mantenuto le promesse, confonde i lettori in modo da non distinguere più chi sia realmente la vittima …

Dopo lo shock per il finale sospeso, continuerò sicuramente con il secondo volume di questa trilogia dalle tinte fosche. Consigliato a chi non si scandalizza con poco! 

Per me, il libro della Cilli è stato il primo che io abbia letto di questo genere e mi sento di dire una cosa: leggere di un uomo seppur “innamorato”, non giustifica atteggiamenti violenti quali schiaffi, morsi, pugni e quant'altro. È vero che ci sono donne che amano leggere scene un po’ forti e che magari hanno fantasie di questo tipo, ma ricordate sempre che la fantasia è lontana anni luce dalla realtà e NESSUNA, ripeto NESSUNA donna vorrebbe mai provare cosa significhi essere picchiata e stuprata contro la sua volontà. Quindi vorrei sensibilizzare, nel mio piccolo, gli uomini che hanno letto la mia recensione, sappiate che: UN UOMO CHE PICCHIA UNA DONNA, NON E’ UN UOMO, MA UNA BESTIA.



Chiara Cilli nata il 24 Gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dall'adult fantasy all'urban fantasy, dall'erotic suspense al dark contemporary. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.

6 commenti:

  1. Grazie immensamente per questa splendida recensione, Elisa :D contentissima che ti sia piaciuto ♥

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    1. Grazie per il complimento sai... E' il primo che leggo di questo genere e sono rimasta piacevolmente sorpresa! ^-^ ♥

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    2. Questa è anche la mia prima recensione su questo blog, mi sembra, lo sai?! I'm so honored *_____*

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    3. Allora è una giornata di "prime volte" per entrambe! Ahahaha :)
      Non preoccuparti, e ti svelo una chicca: molto presto ci sarà una seconda recensione... Quella di Distruggimi ^-^

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  2. Io ho adorato entrambe i capitolo e mi sto struggendo per il fatto che Uccidimi arriverà solo in estate ma pazienza!Vorrà dire che faro il "sacrificio" di rinchiudermi in casa due giorni e immergermi di nuovo in Aleksandra e Henri. Ormai sono Lamaze dipendente

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    1. A chi lo dici!!!!!!!!!!!!! L'attesa è veramente snervante >.<
      Ormai sono Lamaze dipendente anche io. ♥

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