Migliori amici da quando hanno imparato a camminare.
Innamorati l’uno dell’altra da quando avevano quattordici anni. Completi
sconosciuti, da questa mattina.
Scritto dal genio del YA, Colleen Hoover, e da
Tarryn Fisher (Love Me with Lies Series), “Never Never” inizia così:
“Un rumore. Libri che cadono sul vecchio pavimento di linoleum. Scivolano per qualche metro, roteando in cerchio, e si fermano vicino ai miei piedi. I miei piedi. Non riconosco i sandali neri, o lo smalto rosso, eppure si muovono quando gli dico di muoversi, quindi devono essere, per forza, i miei. Giusto?”
Sono le undici del mattino, e da qualche parte,
sopra la vostra testa, sta suonando una campanella. Vi trovate in una scuola;
più precisamente, in una classe. O almeno, così vi sembra, a giudicare dalla
fila di studenti che lentamente prendono posto ai loro banchi. Una ragazza vi
sta guardando con occhi timorosi, mentre raccoglie i suoi libri da terra. Non
ricordate di averli visti cadere, eppure la ragazza è esattamente davanti a
voi. Gli altri studenti stanno ridendo. Credete che stiano ridendo di voi, ma è
di quella ragazza, che ridono. Non sapete per quale motivo. Non sapete molte
cose, a dire la verità. Ad esempio, perché vi trovate in una scuola? E come ci
siete arrivati? Qualcuno inizia a gridare «Charlie! Hai visto? Charlie, che
problema hai? Stai bene?». Chiunque sia questo Charlie, decide, evidentemente,
di non rispondere, perché non riuscite a capire chi dei tanti volti è Charlie.
Un uomo entra nella classe, e appoggia la sua cartelletta
sulla cattedra. Sapete che quello è un professore, ma non sapete come si
chiama. Annuncia alla classe che il test inizierà tra pochi minuti e quando vi
consegna il foglio, osservate immobili il punto in cui dovreste inserire il
vostro nome.
Ma qual è il vostro
nome? Chi siete voi? E perché non ricordate nulla della vostra vita?
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"Five minutes into class the door opens. Silas walks in, his eyes downcast. […]. He takes the only available seat next to me and stares straight ahead. I stare at him. I don’t stop staring at him until finally, he turns his head to look at me. A line of sweat rolls down the side of his face. His eyes are wide. Wide... just like mine."
Chi sono Charlie
Wynwood e Silas Nash? Perché hanno perso la memoria nello stesso identico
momento?
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Charlie e Silas dovranno fare i conti, non solo con la
perdita della memoria, ma anche con i terribili segreti che le loro famiglie hanno nascosto loro e gli imperdonabili errori che hanno commesso nel passato.
Credo che sia questa, la parte della storia che mi è piaciuta di più. Lasciando
perdere per un secondo l’elemento paranormal della trama, ogni piccolo
dettaglio della storia di Charlie e Silas è dolorosamente reale. Odierno.
Questa è la storia di due ragazzi innamorati l’uno
dell’altra, che sono costretti ad affrontare difficoltà insormontabili per la
loro età. I sentimenti descritti nel libro, sia quelli positivi, che negativi,
sono talmente crudi che ti lasciano quasi “esposta”, senza difese. Mentre la
trama si infittisce ti ritroverai a sperare che esista una soluzione a tutti i
loro problemi, perché non sopporterai l’idea di Charlie e Silas separati. “Non
è colpa loro!”, continuerai a pensare. “Non si meritano tutto questo!”.
Lo stile diverso delle due autrici ci regala due
protagonisti molto diversi l’uno dall’altra. Sullo stile dei suoi precedenti
lavori, Colleen Hoover descrive un Silas, dolce e romantico, un quasi eroe.
Tarryn Fisher, invece, scrive per Charlie, e il suo personaggio è più
complicato, stratificato. Più sporco, rispetto a Silas, ma anche più reale.
Insieme, Colleen e Tarryn, compongono una storia
meravigliosa. Insieme, Silas e Charlie, hanno una chimica unica. Sebbene non
abbiano ricordi l’uno dell’altro, ad esempio, affronteranno ogni sfida
tenendosi per mano. Com’è possibile non ricordare niente di una persona, eppure
sentirsi così legati a questa?
"I may not remember anything about her, but I would bet her smile was my favorite part of her."”We were an us, Charlie. And holy shit, I can see why.”
Un certo alone di mistero e magia permane per tutta la
serie, alimentato anche dalla scelta sagace di ambientare la storia a New
Orleans. Quale città migliore di questa? Voodoo, tarocchi, vecchie maledizioni.
Sarà questa, la strada che porterà i due protagonisti verso la risoluzione del
mistero? C’è qualcuno che vuole fargli del male? Chi? Che ruolo ha quella
ragazza che osserva Charlie con aria così spaventata?
“Never Never” lo definirei un libro “esperimento”. L’idea
alla base della trama, e l’unione degli stili di queste due bravissime autrici,
ha prodotto un libro senza precedenti, secondo me. Da leggere, assolutamente. E' indimenticabile.
"Never forget that I was your first real kiss. Never forget that
you’ll be my last. And never stop loving me between all of them. Never stop,
Charlie. Never forget."
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